“Voglio dire che il clan Lago non esiste più. Io chiamo per questo, perché oramai leggo che questo nome viene usato per tutte le questioni che riguardano Pianura e non solo”. Solo parole di Antonio Lago, 40 anni, figlio di Carmine e nipote del boss Pietro. Le dichiarazioni sono state rese al quotidiano il Roma che le ha pubblicate oggi. Antonio Lago ha voluto spiegare:”Sono stato scarcerato da quasi un mese e mezzo e leggo che spesso viene fatto riferimento al clan Lago. Ma io voglio dire con forma che il clan Lago non esiste più. Pietro “’o ciore” è morto, mio padre Carmine è detenuto al carcere duro e sta scontando la pena dell’ergastolo. Mio fratello Piergiorgio non è un uomo che sta nella camorra, io sto in casa a scontare gli arresti domiciliari per un reato del 1995. Non ci sono altri uomini che portano il cognome Lago. Come si fa a dire che esistono ancora i Lago?». Gli investigatori, come spiega il quotidiano, invece ritengono che il clan Lago sia una cellula camorristica più che attiva sul territorio della zona occidentale della città. Una situazione incandescente che vede contrapposti almeno cinque fazioni per il controllo delle piazze di spaccio di spaccio e il giro da migliaia di euro al mese legato alle estorsioni ai negozianti.