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Truffa all’Inps, al via il processo a Giuseppe Gallo. Esclusa la testimonianza della giornalista del Tg1

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giuseppe gallo

Boscotrecase/Torre Annunziata. Al via il processo per truffa all’Inps a carico di Giuseppe Gallo, alias ‘o pazz. I giudici escludono dalla lista testi la giornalista del Tg1 che fece un reportage sugli ospedali giudiziari psichiatric. Il boss del clan Limelli-Vangone finse di essere pazzo, incassando una pensione di invalidità di 747 euro al mese, risponde – dunque – davanti ai giudici di truffa ai danni dello stato aggravata dalle finalità mafiose. Giuseppe Gallo avrebbe simulato un disturbo psicotico con base schizofrenica, incassando la pensione per cinque anni dal 2004 al 2009.  Ieri il consulente di parte della difesa, Alessandro Meluzzi, che aveva visitato il boss in carcere per ben sei volte ha sostenuto per ‘incapacità processuale’ dell’impuntato. Di avviso contrario il consulente dell’accusa, Luca Bartoli, che – pur riconoscendo qualche disturbo – aveva concluso per la capacità a stare in giudizio. Tesi accolta dai giudici del Tribunale di Torre Annunziata che hanno sottolineato come Gallo “simulava di non riconoscere il dottor Bartoli, facendosi visitare solo dal consulente Meluzzi”.Il legale dell’imputato ha depositato la lista testi della difesa, tra i testimonia anche Adriana Pannitteri la giornalista del Tg1 che aveva effettuato un reportage sugli opg italiani, ma la testimone è stata esclusa dal processo per ‘economia processuale’ esclusi anche altri 15 testi, medici e psichiatri, che avrebbero dovuto testimoniare per Giuseppe Gallo.


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