Stefano Adamo, il pregiudicato ucciso l’altro pomeriggio a Soccavo, aveva avuto il “divieto” dai Sorianiello di frequentare il quartiere. Il parente del boss Ciro Grimaldi “Settirò” avrebbe nelle scorse settimane chiesto il pizzo ad alcuni negozi del quartiere e stava anche dando fastidio ai pusher del clan. Ma nonostante fosse già stato avvertito di non farsi vedere in giro aveva continuato e per questo che l’altro pomeriggio è scattata la missione di morte. Il pregiudicato negli ultimi periodi si era avvicinato al clan Vigilia che è in guerra con l’alleanza dei Sorianiello-Romano- Giannelli che insieme al gruppo del rione Traiano ha ormai preso il controllo degli affari illeciti in tutta l’area flegrea e occidentale di Napoli città. Gli investigatori che solo per poco non hanno intercettato il commando dei killer ora stanno vagliando i filmati delle telecamere nella zona comprese quelle di banche e negozi. All’indagine, fino a questo momento, non è stato di molto aiuto il cugino che era in auto con Adamo al momento dell’agguato perché ha sostenuto di non essersi accorto dell’arrivo della moto con i killer in sella e di averli visti solo andare via ma lui aveva cercato di ripararsi dai colpi e poi subito dopo ha pensato di portare il congiunto in ospedale dove è arrivato morto.