Sono cinque le persone che hanno ricevuto l’avviso di garanzia da parte della Procura di Torre Annunziata per la morte di Aldo Gionta cugino omonimo del boss poeta di Torre Annunziata. Si tratta del primario e di un altro medico del reparto ortopedia dell’Ospedale Sant’Anna di Boscotrecase dove ieri mattina è avvenuto il decesso dell’uomo, oltre all’anestesista e due infermieri presenti al momento della tragedia in sala operatoria. I cinque sono stati invitati, come atto dovuto, dalla Procura a nominare un difensore e un proprio perito tecnico per assistere all’autopsia. A proposito dell’esame autoptico si sono allungati i tempi in quanto il perito nominato dalla Procura, dottor Antonio Lombardi, ha rinunciato all’incarico per motivi di opportunità. Il pm incaricato del caso ora deve nominare un altro perito e per forza di cose, in attesa che tutti gli incartamenti e le notifiche arrivino alle persone interessate, passerà qualche altro giorno. Prima di martedì, se non addirittura mercoledì l’autopsia non potrà essere effettuata. La salma di Aldo Gionta si trova sempre nell’obitorio dell’ospedale di Castellammare dove ci sono decine di persone a vegliarlo. L’inchiesta della Procura dovrà chiarire cosa è avvenuto e perché nella sala operatorio dell’ospedale di Boscotrecase ieri mattina e che cosa ha causato l’arresto cardiaco e la morte istantanea di Aldo Gionta.
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