Alla fine scopriamo che gli impresentabili De Luca li ha proprio in casa sua, nella stretta cerchia di collaboratori del Pd salernitano. Questo è il messaggio che emerge chiaramente dagli articoli di questi giorni sull’inchiesta che coinvolge persone molto vicine al Presidente della Regione”. E’ quanto scrive in una nota Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà. “Non si tratta più di giustificare l’alleanza con personaggi dall’inquietante casellario giudiziario – osserva De Luca – come accadde in occasione della campagna elettorale poi vinta da De Luca proprio grazie al decisivo appoggio di tanti compagni di viaggio con passati ingombranti. Oggi la questione riguarda da vicino la cerchia dei fedelissimi del Governatore”. “E se da un lato – sottolinea Scala – la magistratura dovrà fare il suo corso nell’appurare eventuali reati, dall’altro il Governatore deve rispondere oggi del contenuto delle intercettazioni e delle responsabilità politiche sue e dei suoi accoliti”. “I cittadini campani – conclude Scala – hanno il diritto di conoscere la verità sul modo in cui De Luca ha realmente gestito il partito e gli appalti a Salerno, tanto più all’indomani di una conferenza stampa in cui il governatore si è autoproclamato possibile appaltatore unico regionale. Si fa fatica, leggendo certe conversazioni, ad associare ancora al presidente De Luca la figura dello sceriffo”.