Sospeso fino al 13 marzo il servizio di sosta a pagamento in città. Secondo quanto si legge in una determina del settore Polizia Municipale, il servizio sarà affidato nuovamente alla TMP a partire dal 13 marzo (domani) e per 57 giorni. Tutto questo perché ancora non è stata espletata tutta la procedura di gara indetta dall’Asmel.
Nel frattempo, il funzionario istruttore della procedura, il capitano della municipale Alfonso Mercurio, sta procedendo a controllare gli incartamenti ed a validare la procedura. L’Asmel si ritrova al centro di una vera e propria “bufera”. Il 22 febbraio scorso, il Consiglio di Stato ha depositato la sentenza che decreta “l’attività abusiva dell’associazione come centrale di committenza”. Ma questo era solo il capitolo finale della “saga Asmel”. Infatti, l’associazione privata Asmel aveva già avuto uno stop dal Tar, ma nonostante tutto, il Comune di Castellammare di Stabia ha voluto associarsi ed affidare addirittura la gestione delle gare di appalto.
Tuttavia, al momento, rimane bloccata la stessa Asmel, ma continua ad espletare gare di appalto pubbliche, come se nulla fosse successo. Anche per il Comune di Castellammare di Stabia, e per appalti sostanziosi in ordine di cifre. L’affiliazione all’Asmel la volle a Novembre il Commissario Prefettizio, Claudio Vaccaro che, su indicazione del settore economico comunale e del settore gare e contratti, ritennero la stessa Asmel una associazione “adatta” per le esigenze pubbliche comunali. Dopo qualche settimana però, dirigente e funzionario dei settori in questione ci ripensarono: in una nota riservata scrissero che “l’affiliazione all’Asmel avrebbe comportato una spesa maggiore ed un dispendio di tempo ben oltre la normale gestione di altri soggetti aggreganti”.
Non serve ricordare che quando il Commissario Prefettizio arrivò in città, il Comune aveva già la convenzione per le gare di appalto con la Sua. Al momento rimane tutto fermo, e ben presto ci saranno i risvolti dell’ anticorruzione, che dovrà sicuramente prendere una posizione in merito, o addirittura del Consiglio di Stato, che a quanto pare non vede rispettata una sentenza. Due giorni di stop quindi, dal 12 al 13, e poi per altri 57 giorni un affidamento diretto alla Tmp, ed altri 57 giorni di fiato sospeso per le 23 famiglie dei dipendenti della stessa ditta, che ormai stanno andando così avanti da ottobre.