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Incidente sulla Cilentana: un morto e due donne in ospedale

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Incidente sulla strada statale Cilentana dove nel pomeriggio una persona ha perso la vita in seguito a uno tra un Fiorino, sul quale viaggiava, e un’auto con a bordo mamma e figlia originarie di San Nicola di Centola in provincia di Salerno.
Così come riporta Infocilento.it, l’impatto sarebbe stato violentissimo. Sul posto i carabinieri della compagnia di Agropoli, i vigili del fuoco del distaccamento di Vallo della Lucania e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della persona a bordo del furgoncino. Le due donne sono state trasportate in ospedale per accertamenti. La strada dopo l’incidente è stata chiusa con auto e moto costrette ad uscire a Perito o Omignano e quindi percorrere la SS18.

Cronache della Campania@2019


Camorra al mercato ortofrutticolo di Fondi: 4 condanne

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Il gup Chiara Gallo del tribunale di Roma ha riconosciuto la colpevolezza di Anna D’Avia, che è stata condannata a 2 anni; Luigi D’Alterio, 6 anni e quattro mesi; Melissa D’Alterio 3 anni e 4 mesi; Armando D’Alterio 3 anni, 6 mesi e 20 giorni.
Per questa vicenda, nei mesi scorsi, i carabinieri eseguirono diverse misure cautelari con il sequestro preventivo delle quote e del patrimonio aziendale di una società che operava nell’ambito del Mof.
In sentenza il giudice Gallo ha ordinato la confisca dell’azienda in questione, la ‘Suprema spa’. Luigi D’Alterio come pena accessoria ha avuto l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici ed in stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena. Armando e Melissa D’Alterio hanno avuto invece l’interdizione per 5 anni.
Secondo gli inquirenti la famiglia D’Alterio controllava l’indotto del Mof anche grazie ai legami con la camorra. Di recente il tribunale del riesame di Latina aveva annullato il sequestro dei beni di Armando D’Alterio e disposto la restituzione di un appartamento, una auto berlina e di alcune polizze vita. Per i magistrati dell’Antimafia risultavano legami con il clan dei Casalesi nella Piana di Fondi.

Cronache della Campania@2019

De Luca, incalzato dai vertici del PD, sceglie il successore di Alfieri: è Caputo

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Il governatore della Campania ha affidato all’ex europarlamentare del Pd le deleghe Affari europei e Relazioni internazionali; Politiche agricole, alimentari e forestali, Caccia e Pesca; Strategie regionali di definizione del nuovo Psr
I vertici del Ps campano commissariano De Luca e impongono i loro nomi finalmente competenza e trasparenza al Comune di Salerno con la nomina del nuovo Assessore alla Cultura ed ora Caputo con il compito di realizzare il nuovo Partito Socialista Regionale.
Dopo le dimissioni di Franco Alfieri, che per il momento continua a guidare il Comune di Capaccio Paestum, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha nominato il suo successore: sarà l’ex europarlamentare del Pd Nicola Caputo. A lui, dunque, le deleghe ad Affari europei e Relazioni internazionali; Politiche agricole, alimentari e forestali, Caccia e Pesca; Strategie regionali di definizione del nuovo PSR (periodo 2021-2027).
Su questi temi, Caputo può contare su una lunga attività maturata negli anni, prima da consigliere regionale e poi da parlamentare europeo. Negli ultimi cinque anni, a Bruxelles, è stato coordinatore S&D della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale e presidente del Comitato Life. Si è occupato di Pac, promuovendo i temi della sostenibilità, dell’innovazione in agricoltura e della protezione delle produzioni agroalimentari italiane contro il fenomeno dell’Italian sounding. Inoltre, è stato relatore dell’importante dossier, approvato dal Parlamento europeo, sui giovani in agricoltura.

Cronache della Campania@2019

Napoli, batte 5-0 Feralpi Salo’ per il primo successo stagionale

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Primo successo stagionale del Napoli che sul campo di Carciato in Val di Sole, batte il Feralpi Salo’ per 5-0. Nel primo tempo va in rete con un colpo di testa Manolas al suo debutto con la maglia azzurra. Nella ripresa arrivano la doppietta di Verdi e i gol Tonelli e Tutino. A differenza della prima uscita stagionale con il Benevento, finita 2-1 per i sanniti in cui avevano giocato moltissimi giovani della Primavera, in questo caso Ancelotti schiera anche i calciatori arrivati nel ritiro negli ultimi giorni, mandando in campo, fra gli altri, Insigne, Mertens, Hysaj e Zielinski, oltre a Manolas. La gara dice poco o nulla sul piano tecnico-tattico ma serve sostanzialmente per migliorare la condizione atletica della squadra. Al termine della partita Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky parla della prima fase di preparazione e non si sbilancia sulle prospettive di mercato. ”Iniziano ad arrivare – dice il tecnico – tutti i calciatori, a definire meglio la squadra dopo le vacanze. Stiamo cercando di consolidare quello che avevamo l’anno scorso, provando un pressing piu’ offensivo”. ”Insigne – aggiunge Ancelotti – si trova a suo agio in quella posizione, per me puo’ giocare in tutte le posizioni dell’attacco. Deve essere volitivo e prendere iniziative come ha fatto nel secondo tempo. Gaetano lo stiamo proponendo in una posizione nuova, credo che possa fare benissimo il centrocampista. E’ un ragazzo molto interessante del 2000 che viene dal nostro settore giovanile. Stiamo valutando se tenerlo con noi o mandarlo in prestito. Sicuramente per lui abbiamo un occhio di riguardo perche’ viene dal nostro settore giovanile”. ”Al mercato – conclude Ancelotti – ci pensa la societa’, abbiamo persone molto competenti che sanno cosa serve alla squadra. Al 31 agosto saremo perfetti”.

Cronache della Campania@2019

Incidente sull’A2 nei pressi di Battipaglia: quattro feriti in ospedale

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Oggi pomeriggio, lungo l’A2 del Mediterraneo, dove si è verificato un incidente stradale tra due automobili e un furgone. L’impatto è stato violentissimo. Da accertare la dinamica.
Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 che hanno trasportato quattro persone all’ospedale “Santa Maria della Speranza”. Per fortuna hanno riportato escoriazioni, ferite lievi e qualche trauma. Nessuno di loro è in gravi condizioni. Su quanto accaduto indaga la Polizia Stradale.

Cronache della Campania@2019

Inglese: Volevo il Parma a tutti i costi, punto alla Nazionale

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“Ho messo il Parma davanti a tutto perché ho trovato delle persone che mi hanno voluto bene e accolto in maniera splendida. E’ stata la mia prima scelta, sono voluto fortemente tornare e volevo ringraziare tutta la Proprietà per lo sforzo economico fatto. Darò tutto me stesso per ripagare la fiducia riposta in me”. Si è presentato così Roberto Inglese nuovo attaccante del Parma nel corso di una conferenza stampa nel ritiro di Prato allo Stelvio. “Sono venuto in una realtà che mi appartiene, che non è di fioretto ma si basa di più sulla fisicità e sul gioco palla”, ha dichiarato il bomber arrivato dal Napoli. “Ho cinque anni di tempo per dimostrare alla Società, al Presidente e a tutte le persone che lavorano nel Parma che hanno fatto un bell’investimento e che era giusto puntare su di me“, ha ribadito Inglese. “La Nazionale è un obiettivo? La Nazionale è un obiettivo che mi sono posto. Giocare con continuità e cercare di arrivare a quella maglia che ho indossato ma non sono mai riuscito a mettere ufficialmente”, ha concluso.

Cronache della Campania@2019

Al via la 49esima edizione del Giffoni Film Festival

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“Lo Stato è qui con noi oggi”. Questo il saluto del direttore Claudio Gubitosi in occasione della cerimonia di inaugurazione della 49esima edizione di Giffoni. Ad assistere alla festa della creatività che da quasi 50 anni il Festival rappresenta nel mondo, l’assessore regionale al Turismo Corrado Matera, il vicesindaco di Salerno Eva Avossa, il sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano, i sindaci dell’area dei Picentini e, ancora, le forze dell’ordine, le autorità militari. La visita al Giffoni Village, con gli stand della Regione Campania e gli spazi espositivi delle Forze dell’Ordine, e l’emozione dell’Inno di Mameli eseguito dalla Fanfara dei Carabinieri che ha reso solenne il momento di intitolazione della nuova agorà della Multimedia Valley che da oggi è ufficialmente Piazza Giffoni Film Festival.
Nella Sala Blu – Grimaldi Lines, tra le dodici sale più tecnologicamente avanzate d’Italia grazie alla dotazione del Dolby Atmos, l’apertura ufficiale di Giffoni 2019 che si apre con un piccolo coup de theatre. Un breve black out in sala a cui si è ovviato con l’accensione delle torce degli smartphone dei ragazzi presenti. Come per un concerto, meglio di un concerto. Una platea di stelle che ha illuminato a giorno la sala fino al ripristino dell’energia elettrica. Pochi minuti di magia, involontaria e quindi riuscitissima come ogni fuori copione che si rispetti. “Sarà una 49esima edizione ricca di emozioni – ha dichiarato il sindaco Giuliano – oggi è l’inizio del futuro verso il cinquantennale con 6200 giurati provenienti da cinquanta Paesi oltre che da tutta Italia. Qui possiamo condividere la fratellanza, la solidarietà, stare insieme in questo viaggio che ci ha portato fin qui. Un grazie particolare alle autorità militari che con grande determinazione ed attaccamento ci danno la possibilità di vivere questo momento in sicurezza. Giffoni si è sempre contraddistinto per l’abbattimento delle barriere perché Giffoni non ha confini. In questi giorni la Regione Campania ci ha regalato un momento stupendo attraverso le Universiadi che ha scosso l’intera Campania che è diventata in questi giorni il centro del mondo. Stamane abbiamo lo stesso spirito, riviviamo lo stesso spirito perché in questi giorni il mondo è a Giffoni e Giffoni è nel mondo”.

Cronache della Campania@2019

Contratto di bacino per il fiume Volturno, incontro col consigliere regionale Oliviero

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Dopo l’incontro della rete di associazioni tenuto nella sede di Capuanova, in data 18 luglio 2019 vi
è stato un altro significativo passo in avanti lungo il cammino che si è avviato in Terra di Lavoro per
la realizzazione del contratto Fiume Volturno. Nella sala del consiglio comunale di Capua si è
tenuto l’incontro promosso dal sindaco Luca Branco per avviare in modo concreto e partecipato il
percorso per la definizione di un progetto da sottoporre alla Regione Campania, per una piena
valorizzazione e salvaguardia del più importante corso d’acqua del Mezzogiorno sul piano
ambientale, produttivo turistico e culturale. E’ stato l’occasione per conoscere ed entrare nel
merito di due provvedimenti innovativi adottati con il varo della nuova Legge Regionale il 6-05-
2019, con l’anticipazione delle linee guida per la sua attuazione a livello territoriale in materia di
contratto di fiume, illustrate dal Consigliere Gennaro Oliviero, che è stato presentatore e relatore
dei due atti.
A seguire il sindaco Branco ha illustrato il programma che verrà avviato per rendere operativo il
percorso in coerenza con i vari passaggi indicati dalle procedure e dalle linee guida.
Nell’introduzione sono stati ricordati i vari tentativi promossi (senza esito) negli anni scorsi da enti
locali ed associazioni del Basso Volturno. La novità oggi sta nel fatto che si riparte dal basso per
cercare di fare rete di competenze tra le principali associazioni del terzo settore in sinergia con i
comuni interessati e con gli altri enti istituzionali (a partire dalla Regione fino alla Provincia di
Caserta). Nello stesso tempo si terrà conto anche delle buone pratiche giù avviate in alcune
regioni, in coerenza con le normative comunitarie, nazionali e campane.
Alla riunione erano presenti anche altri assessori comunali e un rappresentante del comune di
Castel Morrone. Anche stavolta la rappresentanza delle associazioni ambientali e del terzo settore
è stato molto nutrita, a testimoniare il forte interesse che vi è su questa tematica da parte delle
forze sociali e culturali, del mondo del lavoro e delle imprese nonché della scuola (come ha
sottolineato Tania Parente dell’associazione Onlus don Milani di Grazzanise). Altri contributi alla
discussione sono stati offerti da Pasquale Iorio (LE Piazze del Sapere), da Raffaele Raimondo del
Cogevost e da un funzionario del settore ambiente Regione Campania. Matteo Palmisani della Lipu
ha richiamato i progetti già in atto, come quelli dell’Oasi Naturale dei Variconi e della Protezione
fauna selvatica delle Salicelle. E’ stata anche sollecitata la opportunità di coinvolgere nel progetto
l’Osservatorio Civile ed Ambientale, avviato dalla Provincia con il contributo dei comuni e delle
associazioni di volontariato per una azione di monitoraggio, di denuncia e di sensibilizzazione su
un tema fondamentale per il futuro del nostro ecosistema, come quello delle acque e della loro
bonifica (a partire dai Regi Lagni). Va segnalata la presenza e l’adesione anche di altre associazioni
come: Masseria Gio Sole con il cav. A. Pasca, Agenda 21 x Carditello (Lello Zito) – Legambiente
Caserta (N. D’Angerio e GF Tozza) – Onlus Don Milani Grazzanise (T. Parente e L. Petrella) –
Cogesvost (Raffaele Raimondo) – Aliante e Capuanova ( P. Sacchetti) – Amici del Volturno Block
Notes (Franco Fierro) – Lyon Capua (F. Aurilio) – Masseria Giò Sole (Alessandro Pasca) – La Voce del
Volturno (Mattia Branco) – Letteratitudini – Centro Ascco Formazione (Rocco Romagnoli
Agronomo).

A conclusione dei lavori il sindaco di Capua ha comunicato che nei prossimi giorni verrà emanato
un documento per esprimere la manifestazione di interesse dei vari enti e soggetti a far parte del
Comitato Promotore per il Contratto di fiume Volturno, da cui dovranno scaturire tutti gli altri
adempimenti previsti dalla legge regionale e dalle linee guida: costituzione dell’Assemblea di
Bacino, con una analisi conoscitiva del territorio e la definizione di un Decalogo e programma
operativo (con finalità, obiettivi e regole di partecipazione, su cui lavoreranno una Cabina di Regia
ed una Segreteria tecnica, che dovranno a loro volta elaborare un piano di comunicazione e di
partecipazione). Nel frattempo verranno avviati confronti e contatti informativi con vari enti ed
istituzioni, a partire dalla Presidenza Regione Campania e Provincia di Caserta, con i vari sindaci
interessati, con Camera di Commercio – Autorità di Bacino – Riserva naturale Foce del Volturno –
Ato Acqua – GAL Matese – Unicampania (Dipartimenti di Economia e Scienze Ambientali) – Scuole.

Cronache della Campania@2019


M5S, Bilotti: ‘Traffico Costiera Amalfitana denuncia all’Unesco per mancata tutela’

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Dopo l’ennesima riunione dei sindaci, oramai in piena stagione turistica, apprendiamo con rassegnazione che nessun passo avanti è stato fatto per la soluzione del problema traffico e affollamento turistico in Costiera Amalfitana. Solo la previsione di una nuova regolamentazione a partire però dall’anno prossimo. A denunciarlo è la Deputata del Movimento 5 stelle Anna Bilotti. “Nonostante la mobilitazione delle comunità locali, gli appelli di alcuni sindaci e l’attivismo dello stesso organo prefettizio, nonostante le interrogazioni in regione da parte del Consigliere regionale del del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e nazionali della sottoscritta la politica locale, provinciale e regionale, intesa come ambito di risoluzione dei problemi dei cittadini ha fallito miseramente piegandosi alle logiche prevalenti di pochi interessi privati”. “Sono decenni che in Costiera Amalfitana – continua Bilotti – si ripetono gli stessi disagi subiti da turisti e cittadini nell’indifferenza di chi dovrebbe tutelare le nostre ricchezze, storiche, culturali e naturali”. “Vogliamo attendere che l’Unesco ci tiri le orecchie per come gestiamo i nostri patrimoni come ha già fatto per Venezia e Pompei? Per questo ho sollecitato direttamente l’organizzazione internazionale delle Nazioni Unite sui danni che l’overturismo sta generando in Costiera Amalfitana oltre che in altri siti nazionali”. “Questo fenomeno se non gestito correttamente da una pianificazione strategica oltre a danneggiare il turismo può pregiudicare le condizioni ecologiche, sociali, economiche e psicologiche dei cittadini residenti. “E’ ora che i politici inizino a considerare il turismo con serietà e soprattutto a lungo termine, perchè il nostri patrimoni non possono essere consumati all’infinito, se non protetti adeguatamente prima o poi muoiono- conclude Bilotti -“.

Cronache della Campania@2019

Arzano, ennesima bufera giudiziaria sul comando della municipale: rinvio a giudizio per due agenti

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Arzano – Ennesima bufera giudiziaria sul comando della municipale del comune di Arzano, rinvio a giudizio per due agenti. Trasferimento ad altre mansioni dei vigili coinvolti. L’inchiesta, portata avanti dal Pm Giovanni Corona, pare sia orientata anche alla valutazione dei provvedimenti adottati dal dirigente di settore e dall’amministrazione commissariale insediatosi dopo lo scioglimento per camorra proprio per ripristinare regola e legalità. Una nuova tegola che sconvolge il comando della Polizia locale decimato da arresti e inchieste. L’epilogo dopo che furono notificate dalla Polizia di Stato due ordinanze d’interdizione dai pubblici uffici. Il reato ipotizzato è peculato in concorso aggravato. Tutto avrebbe avuto inizio nell’agosto del 2017 quando, la polizia, su delega della Procura di Napoli Nord, avviava una serie di accertamenti a carico degli agenti della Polizia municipale. Le indagini sui due caschi bianchi E.I. e V.D.A., sarebbero partite a seguito di una denuncia presentata da un cittadino che avrebbe denunciato direttamente in Procura della sottrazione di un ciclomotore preso a noleggio. Secondo l’ipotesi accusatoria, i due dopo essere intervenuti sul posto allertati da alcuni passanti, avrebbero fatto rimuovere il motociclo avvalendosi di una ditta di rimozione carcasse. Ma purtroppo, nulla sarebbe stato trovato agli atti a discolpa dei due. Le indagini successive, avrebbero portato prima il PM, e successivamente il GIP Daniele Grunieri che aveva limitato la misura inizialmente cautelare alla sola interdizione dai pubblici uffici per mesi sei. Ovviamente, aldilà della gravità delle accuse, per il momento parliamo d’ipotesi accusatorie e quindi sono entrambi da dichiararsi innocenti fino ad un possibile condanna definitiva anche se la legge, alla luce del reato commesso, prevede il trasferimento ad un ufficio diverso da quello in cui prestava servizio al momento del fatto. E, qualora in ragione della qualifica rivestita, ovvero per obiettivi motivi organizzativi, non sia possibile attuare il trasferimento di ufficio, il dipendente è posto in posizione di aspettativa o di disponibilità con l’applicazione della massima sanzione in caso di condanna.

G.D.N.

Cronache della Campania@2019

Estate a Mugnano, tutto pronto per il cinema all’aperto

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Estate a Mugnano, tutto pronto per il cinema all’aperto. L’evento, patrocinato dal Comune, è stato organizzato da tutti gli Enti proloco della città. Il primo appuntamento è questa sera, alle 20 e 30, in villa San Lorenzo. Ad essere proiettato Il Castello prodotto e girato dagli studenti del liceo Segrè di via Crispi. “Da ex alunna – spiega l’assessore al ramo Rita Esposito – sono orgogliosa e fiera dell’operato dei ragazzi e di poter collaborare con loro alla pubblicizzazione di questo film. Le proloco da sempre sono sensibili alle tematiche culturali e allo sviluppo delle risorse del territorio, questi eventi sono stati possibili grazie alla sinergia tra la politica e associazioni. Ringrazio anche il consigliere regionale Chianese per la sua presenza”. Il secondo incontro ci sarà, invece, domenica sera in villa Rodari con il film “Troppo Napoletano. ” Presente questa sera il sindaco Luigi Sarnataro: “Per la prima volta le nostre ville comunali si trasformeranno in una sala cinematografica sotto le stelle. Sono orgoglioso che questa sera sarà presentata il cortometraggio già uscita online, girata dai nostri ragazzi del Segrè, fiore all’occhiello di tutta l’area a nord di Napoli. Ancora una volta i nostri studenti con il loro lavoro hanno il grande merito di accendere i riflettori sulle nostre radici, sulla nostra storia, sulla bellezza e unicità dei nostri monumenti, come Castel Sant’Elmo. Questa manifestazione ha un duplice obiettivo: offrire una serata diversa ai cittadini e valorizzare i talenti del territorio”.

Cronache della Campania@2019

Scafati, il Pd: “Su Helios, basta chiacchiere”

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Scafati. Il 23 luglio in Consiglio comunale si discuterà della vicenda Helios. “L’amministrazione propone una conferenza dei servizi- spiega Michele Grimaldi del Pd tramite la quale revocare le autorizzazioni al suddetto sito di stoccaggio. Bene, siamo d’accordo. Ma vi sono solo due problemi.

-Il primo, è che le autorizzazioni degli uffici della Regione (che sono vincolate a parametri oggettivi, non a valutazioni soggettive) discendono in gran parte da autorizzazioni e pareri positivi rilasciati dal Comune di Scafati. Ad esempio, qualcuno avrà pure autorizzato i lavori per trasformare un capannone di una industria conserviera in un sito di stoccaggio.
O rilasciato ulteriori permessi di simile o altra natura. Ci sono commercianti che aspettando mesi per poter installare un dehors, immaginiamo gli amministratori della Helios avranno dovuto subire una trafila simile.

-Il secondo, è che basta chiacchiere: il Sindaco in qualità di funzionario governativo e massima autorità sanitaria cittadina può chiedere alla ASL una relazione sugli effetti e la pericolosità per la salute dell’attività della Helios. Nel caso l’ASL certifichi effetti negativi ed una effettiva pericolosità, il Sindaco può emanare una ordinanza contingibile ed urgente con la quale bloccare le attività del sito.
È quello che chiediamo noi nella nostra mozione, che speriamo venga votata all’unanimità. Altrimenti, è sempre e solo la stessa solita propaganda”.

Cronache della Campania@2019

Venanzoni (PD): “Intitolare a Pietro Mennea la rinnovata pista di atletica del San Paolo”

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“Dopo la dedica delle Universiadi di Napoli 2019 a Pietro Mennea da parte del governatore De
Luca, mi sembra una scelta giusta e doverosa inttolare a questo straordinario primatsta mondiale
la nuova pista di atletca del San Paolo.
Pietro Mennea era un uomo impegnato nello sport e nella vita, una fgura storica di eccezionale
valore umano, sportvo e professionale, un esempio per le nuove generazioni.
La pista rinnovata grazie ai fondi dell’edizione 2019, ritenuta oggi tra le migliori in Italia, non può
che recare il nome di uno dei più grandi atlet della storia sportva mondiale”.

Cronache della Campania@2019

Borsellino, 27 anni dopo alla ricerca della verità. Proposta la beatificazione

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Dopo 27 anni dalle stragi del ’92 sono ancora tanti i buchi neri e le ombre sulle inchieste giudiziarie col sospetto di depistaggi da parte di pezzi di apparati dello Stato: ecco perche’ nell’anniversario della strage mafiosa di via Mariano D’Amelio, il 19 luglio ’92 a Palermo, dove furono fatti saltare in aria col tritolo Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta, le parole giustizia e verita’ diventano monito e incitamento verso quei magistrati impegnati nella ricostruzione di quella terribile stagione. Celebrando la messa nella chiesa di San Saverio, don Cosimo Scordato, ha proposto “per Paolo Borsellino e per le tante persone che hanno servito la comunita’ e lo Stato un processo di beatificazione”. Un richiamo forte e’ arrivato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ricordando Paolo Borsellino e gli agenti (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) ha garantito “l’impegno per assicurare, oltre al tributo doveroso della memoria, giustizia e verita’”. Per il presidente “la riconoscenza” verso la figura di Borsellino “e la sua azione non si potra’ attenuare con il trascorrere del tempo e appartiene al patrimonio di civilta’ dell’Italia, conservato e coltivato specialmente tra i giovani: ed e’, questo, un segno di speranza”. Verita’ che ha invocato, con tono fermo durante la cerimonia nella questura di Palermo, il capo della polizia, Franco Gabrielli, facendo riferimento proprio ai presunti depistaggi e al processo in corso a Caltanissetta dove sono imputati per calunnia tre poliziotti, accusati di avere manovrato il falso pentito Vincenzo Scarantino. “Se tra di noi qualcuno ha sbagliato, se qualcuno ha tradito per ansia da prestazione o per oscuri progetti, siamo i primi a pretendere la verita’. E non ci si pari dietro a chi non puo’ piu’ parlare e a scorciatoie. Non vogliamo verita’ di comodo”, il grido di Gabrielli che ha ricordato che tra le 11 vittime delle stragi “otto appartengono alla polizia di Stato”. Perche’ “se dopo 27 anni siamo ancora alla ricerca della verita’ – ha sostenuto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, partecipando alla cerimonia in via D’Amelio con tantissimi giovani – vuol dire che lo Stato ha fallito”. Ma, ha proseguito il Guardasigilli, “credo nel lavoro dei magistrati che stanno tentando di scoprire cosa accadde realmente in via d’Amelio”. A invocare ancora una volta la verita’, usando toni perentori, e’ stato Salvatore Borsellino, fratello del magistrato assassinato, per la prima volta “orfano” della sorella Rita che dal ’92 ha dedicato la sua vita girando il Paese per mandare messaggi di legalita’ ai giovani. “Come tutti gli anni per noi oggi e’ un giorno di memoria, di lotta per la verita’ e per la giustizia – ha detto Salvatore Borsellino, circondato dalle agende rosse in via D’Amelio – non ci sono navi del ministero per commemorare questa giornata, e non lo dico per polemizzare, ma ci sono le persone che tutti i giorni dell’anno fanno attivita’ di promozione della legalita’ nelle scuole”. E ha aggiunto: “Io sotto processo voglio vedere chi ha preordinato e ideato il depistaggio e voglio che gli organi istituzionali e magistratura indaghino contro quei magistrati che quei depistaggi hanno avallato”. E il presidente dell’Antimafia, Nicola Morra in via D’Amelio, ha assicurato il massimo impegno: “Questa commissione antimafia ha deciso di avviare la desecretazione di 1.612 documenti ad oggi, ma potrebbero aumentare; rendiamo a tutti gli specialisti, ma anche a tutti i cittadini italiani, la possibilita’ di cercare di capire cosa sia successo”. Di “liberta’, giustizia, coraggio, rigore morale” ha parlato il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, mentre il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha rivolto “un pensiero e una preghiera per questi eroi italiani, ringraziando forze dell’ordine e magistrati che ne onorano la memoria con la guerra quotidiana a tutte le mafie”. Alle 16.58, ora della strage, le note del silenzio in via D’Amelio hanno celebrato le vittime della strage.

Cronache della Campania@2019

Zielinski, dare sempre il massimo

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“Stiamo crescendo come condizione e gia’ vediamo progressi. E’ un anno importante che puo’ darci tante soddisfazioni”. Queste le parole del centrocampista del Napoli Piotr Zielinski che oggi pomeriggio, nell’amichevole contro la Feralpisalo’ in Val di Sole, ha giocato da regista. “E’ un ruolo che mi piace e sto cercando di affinare. E’ giusto riuscire ad essere completi e al Napoli ho occupato varie posizioni – ha rimarcato il polacco – Le sensazioni sono positive. Mi trovo bene e tutta la squadra mostra grandi margini per poter lottare ai vertici in questa stagione. Abbiamo ancora un mese di preparazione e dobbiamo dare il massimo per farci trovare subito pronti”.

Cronache della Campania@2019


Napoli, no ai trasferimenti: sciopero ‘selvaggio’ al Cardarelli

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NapoliUn centinaio di lavoratori della Romeo, impiegati presso l’ospedale Cardarelli, stanno attuando uno sciopero ‘selvaggio’, conseguenza di quanto capitato questa mattina. A quattro lavoratori dell’azienda Romeo sono state recapitate altrettante lettere di trasferimento. I dipendenti addetti al servizio di pulizia dovranno essere spostati presso il tribunale di Napoli. ‘Tutto ciò in barba ad ogni rassicurazione ricevuta anche dal commissario straordinario del nosocomio collinare, Anna Iervolino’, sottolineano i Cobas. Da tempo il sindacato si sta occupando della questione dei trasferimenti, perché con le nuove assunzioni e col passaggio di cantiere c’è lo spettro dei tagli per altri lavoratori. Tra coloro che hanno ricevuto la lettera di trasferimento anche dipendenti che prestano la loro opera, presso il Cardarelli, da vent’anni. I Cobas rincarano la dose e chiedono ai vertici Aziendali e Regionali le responsabilità del perché non sia stata rispettata la sentenza del TAR che vedeva la Romeo fuori dall’appalto del Cardarelli…. “chi la protegge”?

Cronache della Campania@2019

Lega, pm indagano sulla cena prima dell’incontro al Metropol

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Perfezionare la rogatoria verso la Russia per seguire gli eventuali passaggi di denaro da Mosca all’Italia, a cui probabilmente se ne aggiungerà un’altra verso Londra. Analizzare tutto il materiale acquisito con le perquisizioni dei giorni scorsi, che è “abbondante e interessante” e eventualmente acquisire altri file e documenti. E soprattutto ascoltare diverse persone fondamentali per l’inchiesta, tra cui i partecipanti ad una cena organizzata al ristorante moscovita Rusky, all’85esimo piano del grattacielo Eye il 17 ottobre, alla vigilia dell’incontro all’hotel Metropol. Al tavolo, ci sarebbe stato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Si allargano le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e dai pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, sul faccia a faccia nell’hotel moscovita a pochi passi dalla piazza Rossa che vede protagonisti il leghista Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia-Russia, l’avvocato romano Gianluca Meranda e il consulente bancario ed ex politico locale Francesco Vannucci, tutti e tre indagati per corruzione internazionale. Con loro c’erano tre interlocutori russi tra cui il manager Ilya Yakunin, vicino all’avvocato Vladimir Pligin, a sua volta legato a Putin, indicato in alcuni documenti come “l’onorevole”. Al centro – stando a un’inchiesta dell’Espresso di febbraio e a una registrazione pubblicata dal sito americano BuzzFeed – una presunta trattativa per far arrivare soldi alla Lega e finanziare le elezioni Europee 2019 e mazzette per i funzionari russi.Alla cena organizzata il 17 ottobre, invece, avrebbero partecipato in sei. A tavola, nel ristorante panoramico, stando a alcune ricostruzioni di stampa , si sarebbero seduti il vicepremier Salvini, lo stesso Savoini, il presidente di Confindustria Russia e manager Eni Ernesto Ferlenghi e Luca Picasso, direttore di Confindustria Russia, indicato da alcuni media come il possibile “quarto uomo” del Metropol, anche se lui stesso ha smentito. Trai commensali, anche Claudio D’Amico, consigliere per le “attività strategiche di rilievo internazionale” del leader della Lega e co fondatore con Savoini dell’associazione Lombardia-Russia. Di cosa si è parlato durante la serata? Spetterà ai magistrati ricostruirlo, probabilmente raccogliendo nei prossimi giorni i racconti dei presenti. Sempre nei primi giorni della prossima settimana, poi, anche Vannucci potrebbe essere convocato a Milano dai magistrati per ricostruire nei dettagli l’incontro italo-russo del giorno successivo. Le stesse domande i magistrati le avrebbero volute rivolgere anche Savoini e Meranda, che pur avendo spiegato pubblicamente che si trattava di un semprlice appuntamento d’affari, davanti ai pm hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Anche in Confindustria Russia sarebbero stati al corrente del rende-vous previsto nella hall del Metropol. A raccontarlo nei giorni scorsi è stato l’ex vicepresidente dell’associazione degli industriali italiani all’ombra del Cremlino, Fabrizio Candoni, che “il giorno prima” avrebbe sconsigliato a Salvini di partecipare di persona al faccia faccia italo russo. I magistrati, poi, analizzeranno e inquadreranno nell’ambito delle indagini anche parte delle carte in possesso de l’Espresso, che ha ricostruito con nuovi documenti alcuni passaggi della presunta trattativa tra italiani e russi, andata avanti fino a febbraio 2019 con l’obiettivo, secondo il settimanale, di far arrivare 65 milioni di dollari nelle casse del Carroccio e una cospiscua tangente ai funzionari russi.

Cronache della Campania@2019

L’oroscopo di domani: la giornata segno per segno

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Oroscopo, cosa ci aspetta oggi 20 luglio secondo lo Zodiaco.

Ariete – Avete operato bene nella professione e ora persone influenti vi aiuteranno nella scalata al successo. In amore pazienza e tutto migliorerà.

Toro – Inaspettatamente la fortuna eliminerà gli ostacoli sul vostro cammino e nella professione procederete velocemente. L’amore migliorerà.

Gemelli – Nel lavoro andate avanti secondo il programma prestabilito anche se troverete degli ostacoli. Alti e bassi in amore.

Cancro – Affrontate gli impegni di lavoro con grande professionalità e senso di responsabilità. In amore serenità riconquistata

Leone – Potrete mettere in evidenza le vostre qualità in un incarico nuovo e interessante. Relazioni sentimentali movimentate

Vergine – Avete dimostrato di essere elastici intellettualmente e anche adattabili: avete fatto colpo sui superiori. In amore dovrete rischiare

Bilancia – Tutte le vostre iniziative di lavoro stanno maturando e il successo arriverà prima del previsto. In amore siete praticamente irresistibili.

Scorpione – Dovrete affrontare con coraggio e decisione una situazione d’emergenza nel lavoro. Potete farcela. In amore non correte dietro ai sogni

Sagittario – Nuova energia e una entusiasmante voglia di agire vi faranno fare passi da gigante nel lavoro. Un amore va consolidandosi

Capricorno – Vi sentite pieni di energia e di voglia di agire: nel lavoro conviene però prendere delle iniziative mirate. L’amore muove i primi passi

Acquario – Cercate di prendere una posizione chiara e decisa, soprattutto per quanto riguarda la professione. Vita sentimentale burrascosa

Pesci – Non tiratevi indietro di fronte a una proposta di collaborazione che vi sembra troppo impegnativa. Serata ricca di promesse.

Cronache della Campania@2019

Al Giffoni Festival anteprima del film sul bullismo “Dolcissime”

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L’acqua come metafora di riscatto per tre amiche vessate quotidianamente dai bulli. È il tema di Dolcissime, il secondo film di Francesco Ghiaccio che racconta l’adolescenza alla sua maniera, affrontando temi come il bullismo, l’amicizia, l’amore e la voglia di riscatto. L’opera, sceneggiata dallo stesso regista insieme a Marco D’Amore, in collaborazione con Renata Ciaravino e Gabriele Scotti, sarà presentata in anteprima martedì 23 luglio, alle 16.30, alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival (Giffoni Valle Piana, Salerno), alla presenza dell’assessore alle pari opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani.
Una delicata storia di amicizia che fotografa il tema del bullismo, attraverso le esistenze di Mariagrazia, Chiara e Letizia, tre adolescenti inseparabili costrette a fare i conti ogni giorno con gli odiati chili di troppo, tra sguardi di disapprovazione dei compagni e risatine nei corridoi della scuola. Mariagrazia soffre il confronto con la madre, ex campionessa sportiva.

Gustavo Gentile

Cronache della Campania@2019

Depredavano le case di tutta la Campania: quasi 50 anni di carcere al gang italo-rumena di ‘zio’ Mario Falanga

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Boscoreale. Terminato il processo che vedeva sul banco degli imputati la banda dei topi di appartamento composta da italiani e rumeni, che la scorsa estate aveva messo a segno furti tra le province di Napoli, Caserta, Salerno e Avellino, che fu sgominata dalla compagnia dei carabinieri di Torre Annunziata. La loro specializzazione erano i furti degli attrezzi agricoli che rubavano e rivendevano a caro prezzo.
Le indagini evidenziarono che i «topi di appartamento» eseguivano dei sopralluoghi prima di entrare in azione, per studiare la «pericolosità» delle case da svaligiare e per organizzarsi. Poi, in batterie composte da 4 o 5 elementi, partivano su macchine con targa straniera per fare razzia di gioielli, denaro, televisori o attrezzature agricole. I carabinieri scoprirono addirittura che i malviventi rivendevano il materiale di cui facevano razzia ai mercatini domenicali dell’usato. In una occasione i militari bloccarono la Fusco Giovanna mentre rivendeva il materiale rubato al mercato di Boscotrecase. Ma la donna era riuscita a provare che aveva le autorizzazioni per vendere quella merce e gli fu restituita.
In soli quattro mesi, tra maggio e agosto dello scorso anno, i componenti della banda di ladri specializzati in furti negli appartamenti hanno messo a segno trenta colpi. Furti avvenuti sia di giorno sia di notte e anche alla presenza negli appartamenti presi di mira dei legittimi proprietari.
Durante le indagini condotte dai militari dell’Arma era stato inoltre possibile procedere all’arresto in flagranza di due autori di furto in un’abitazione in provincia di Salerno e alla successiva individuazione di tre complici, che inizialmente erano riusciti a darsi alla fuga. Stangata per Falanga Mario e la nipote Giovanna Fusco. Per loro una condanna, rispettivamente, ad anni 10 per quello che è stato individuato come il promotore del gruppo. Per il capo dei topi di appartamento la condanna è stata identica a quella richiesta dal PM. Unico caso di conferma. Per la nipote, Fusco Giovanna l’ufficio di procura aveva chiesto una condanna di 8 anni, ritenendola il braccio operativo dello zio Mario ed organizzatrice del sodalizio. La sentenza ha visto per lei una condanna di sei anni. È andata meglio per Mutuliga Nicolae Ilie (avvocato Antonio De Donato) per il quale la richiesta era stata di 10 anni ma ha riportato una condanna di 4 anni e sei mesi con una forte riduzione rispetto a quello richiesta dal PM. La più importante riduzione di pena. Per gli esecutori materiali dei furti, Panariello Aniello ( difeso dall’avvocato Gennaro De Gennaro) e Cervero Giuseppe ( difeso dall’avvocato Gennaro Toscano) il PM aveva chiesto una condanna di 6 anni. Condanna più leggere rispetto alle richieste. Il Panariello ha riportato una condanna di 3 anni e 2 mesi per 6 furti. Il Cervero ha riportato una condanna di 5 anni e 4 mesi per 4 furti. Per l’altro esecutore dei furti Carbone Carmine (difeso dall’avvocato Antonio Iorio) la richiesta del PM era stata leggermente più bassa ovvero di 5 anni e 6 mesi ma la sentenza ha ridotto ulteriormente la condanna a 2 anni e 4 mesi per due furti.È andata meglio alla sorella del Falanga Mario, Maddalena (difesa dall’avvocato Donato De Paola), per la quale il PM aveva chiesto una condanna di 3 anni e 6 mesi ed è stata condannata ad 1 anno e 4 mesi. Ottimo risultato è stata l’assoluzione di Paduano Ferdinando (anche egli difeso dell’avvocato Gennaro De Gennaro) per il quale la richiesta di condanna dell’ufficio di procura era stata di 4 anni ma è stato assolto con conseguente scarcerazione. Stessa condanna era stata richiesta per Trifan Gabriel, rumeno, difeso dall’avvocato Vincenzo Salomone che ha riportato una condanna di 2 anni e sei. Altra assoluzione è stata quella di Giuseppe Chierchia, assolto dal reato associativo. Per Falanga Bruno difeso dall’avvocato Giuseppe Petrosino la condanna è stata di 1 anno e 4 e pena sospesa.
Gli avvocati hanno già preannunciato battaglia in appello per ridurre ulteriormente le condanne che sono state esagerate ed in alcuni casi una vera e propria stangata.

Cronache della Campania@2019

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