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Amianto, l’imprenditore svizzero rimane imputato nel processo per Bagnoli: è accusato di omicidio volontario

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Napoli. La seconda Corte di Assise di Napoli ha rigettato la richiesta di estromissione dal procedimento giudiziario dell’imprenditore svizzero Stephan Schmydheiny, ex amministratore delegato di Eternit, avanzata dai suoi legali. Inizia dunque il processo per omicidio volontario di otto persone dello stabilimento napoletano di Eternit, che si trovava nel quartiere Bagnoli, persone decedute, secondo l’accusa, per i residui tossici delle lavorazioni. Ammessa dai giudici la richiesta di costituzione di alcune parti civili tra le quali figura l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), presieduto dall’avvocato Ezio Buonanno e a Napoli rappresentata dall’avvocato Flora Rosa Abate. L’Ona è stato ammesso come ente esponenziale rappresentativo della categoria delle vittime dell’amianto per aver svolto attività in tutta Italia e anche a Napoli e per aver, già nel 2012, depositato una serie di esposti denuncia alla Procura di Napoli e di Torino. La prossima udienza è stata fissata per il 31 maggio. 

Cronache della Campania@2018


Riciclava i soldi di Zagaria in Romania: chiesti 18 anni di carcere per Inquieto

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Diciotto anni di carcere. Questa la richiesta della Dda a carico di Nicola Inquieto, l’imprenditore di Casapesenna accusato di camorra ed in particolare di aver reimpiegato i capitali del boss Michele Zagaria nelle sue attività a Pitesti, in Romania. Dopo il rinvio breve della precedente udienza stamattina dinanzi al collegio del Tribunale di Napoli Nord, presieduto dal giudice Ciampa, i pm della Dda Maurizio Giordano ed Alessandro D’Alessio hanno pronunciato la propria requisitoria ricostruendo l’apparato probatorio e formulando la propria richiesta di condanna di 18 anni di reclusione, ritenendo che la partecipazione di Inquieto al clan dei Casalesi sia stata attiva fino al 2016. I pubblici ministeri hanno, inoltre, richiesto la confisca integrale dei beni dell’imprenditore. Il processo è stato poi rinviato per le discussioni dei difensori di Inquieto, gli avvocati Giuseppe Stellato e Nicola Marino.
Le indagini su Nicola Inquieto hanno consentito di individuare un imponente patrimonio societario ed immobiliare in Romania, tra imprese di costruzione, centri benessere, varie centinaia di appartamenti già ultimati o in costruzione. Tutto realizzato, secondo l’ipotesi della Procura Antimafia, con i capitali di Michele Zagaria a cui la famiglia Inquieto era particolarmente legata. Nicola Inquieto, infatti, è il fratello di Vincenzo Inquieto, il proprietario dell’abitazione di via Mascagni, a Casapesenna, dove il 7 dicembre 2011 venne arrestato Zagaria.
Il prossimo 26 maggio Inquieto dovrà tornare in Romania, secondo quanto disposto dalla Corte di Cassazione di Bucarest. L’imprenditore arrestato in Romania un anno fa, in virtù di un mandato di arresto della Procura europea Eurojust, spiccato nei suoi confronti in seguito ad un’inchiesta della Dia per associazione camorristica, venne consegnato alle autorità italiane in via temporanea. Dopo un’ulteriore proroga di sei mesi a novembre scorso, ora il termine ultimo è in scadenza.

Gustavo Gentile

Cronache della Campania@2018

Tridico, non vera la storia delle rinunce al reddito di cittadinanza

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Il caso delle ‘rinunce’ al reddito di cittadinanza “e’ assolutamente infondato, non esistono 130 mila casi di rinunce. Non sarebbe possibile”. E’ quanto afferma il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: “Su un milione e 125 mila domande, abbiamo avuto una decina di casi tra Genova, Palermo e Napoli di persone che si sono limitate a chiedere informazioni se era possibile rinunciare, ma nessuna richiesta reale”. Al momento – spiega Tridico – “non e’ previsto un meccanismo di rinuncia e men che mai e’ previsto un meccanismo a pagamento”

Cronache della Campania@2018

Napoli, vincere con l’Inter per salutare i tifosi alla grande

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Napoli prepara il saluto ai suoi tifosi in un San Paolo che si avvia a cambiare pelle. Nello stadio sono gia’ in corso importanti lavori di restyling, in vista delle Universiadi che si svolgeranno nel mese di luglio. Subito dopo la partita con l’Inter, ultimo appuntamento della stagione nell’impianto di Fuorigrotta, verranno intensificati i lavori di rimozione di tutti i seggiolini e la sostituzioni con i nuovi e saranno piazzati due grandi tabelloni luminosi. Nel frattempo, pero’, c’e’ da giocare una gara, quella con l’Inter che se non e’ particolarmente sentita dal pubblico – visto che il Napoli, ormai secondo in classifica e qualificato per la prossima Champions League, non ha piu’ nulla da chiedere al campionato – e’ attesa invece con un certo interesse da Ancelotti e dai giocatori azzurri. Quanto accadde all’andata, infatti, non e’ stato dimenticato. A San Siro ci furono una serie di episodi sfavorevoli al Napoli, il piu’ importante dei quali l’espulsione di Koulibaly. Il difensore senegalese fu mandato anzitempo negli spogliatoi dall’arbitro Mazzoleni che aveva polemicamente applaudito dopo un’ammonizione. La reazione, secondo lo stesso Koulibaly e secondo Carlo Ancelotti, era rivolta ai cori razzisti sentiti a lungo durante la partita. La gara fu poi vinta dall’Inter con un gol nel finale di Lautaro Martinez. Il precedente dell’andata contribuisce a mettere un po’ di sale in una minestra che diversamente sarebbe risultata sicuramente poco saporita. L’Inter e’ in piena lotta per la qualificazione alla Champions League che, quando mancano due giornate alla fine del campionato, non ha ancora raggiunto. Il Napoli provera’ a fare uno sgambetto ai nerazzurri, anche per salutare con un risultato prestigioso i propri tifosi. Oggi la squadra si e’ allenata a Castel Volturno con molta intensita’, nonostante l’inclemenza del tempo. Una particolare attenzione e’ stata riservata da Ancelotti alla preparazione tattica della gara con la squadra di Spalletti. Diawara, dopo il lungo periodo di due mesi di assenza, dovuto alla frattura di un osso del piede riportata al termine della sfida contro il Salisburgo in Europa League, e’ rientrato nel gruppo con il quale ha svolto tutto l’allenamento. Il calciatore guineano potra’ dunque riprendere il suo posto in squadra nelle ultime due partite della stagione. Hanno invece svolto lavoro differenziato Insigne, Ounas e Maksimovic, gia’ assenti nella partita di domenica scorsa a Ferrara con la Spal, le cui condizioni dovranno essere valutate nei prossimi giorni.

Cronache della Campania@2018

Minori: diminuscono al sud, aumentano a Roma e Milano

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La quota di minori in Italia e’ scesa di 10 punti rispetto agli anni ottanta: a Napoli e in generale nel mezzogiorno vivono piu’ minori, ma il loro numero sta anche calando molto piu’ velocemente. Le citta’ metropolitane di Roma e Milano sono tra le poche realta’ locali a vedere un aumento del numero di bambini e adolescenti residenti, ma con profonde differenze tra i comuni che le compongono. E’ quanto emerge da un recente Rapporto della Fondazione OpenPolis. Nelle regioni del sud, dove storicamente vivono piu’ minori rispetto ai residenti, la contrazione e’ stata molto piu’ veloce negli ultimi anni. Dal 2012 i minori sono diminuiti di quasi il 10% in Basilicata e Molise e di oltre il 5% in Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Crescono solo Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. La citta’ metropolitane di Napoli, Palermo e Bari segnano una contrazione superiore al 4% negli anni tra 2012 e 2018. Nella citta’ metropolitana di Roma abitano, in base ai dati Istat riferiti al 2018, 717.309 bambini e adolescenti. Rispetto a una popolazione complessiva di oltre 4,3 milioni di abitanti, i minori di 18 anni costituiscono il 16,47% dei residenti. Poco sopra quindi la media nazionale del 16,21%. In questa citta’ metropolitana la popolazione minorile e’ in forte crescita (+7,31% tra 2012 e 2018). Si tratta del secondo maggior aumento in Italia dopo la provincia di Parma (+7,59%). Un dato importante anche alla luce del fatto che nello stesso periodo i minori in Italia sono diminuiti quasi del 2%, passando da poco meno di 10 milioni a 9,8 milioni. Anche Milano ha registrato una crescita di minori: nella citta’ metropolitana abitano 530.171 bambini e adolescenti (dato 2018). Rispetto a una popolazione complessiva di 3,2 milioni di persone, i minori di 18 anni costituiscono il 16,39% dei residenti. Un dato leggermente superiore alla media nazionale (16,21%). La popolazione minorile della citta’ metropolitana negli ultimi anni ha visto un aumento del 7,07%. E’ la terza provincia con il maggior aumento nello stesso periodo, dopo Parma (+7,59%) e Roma (+7,31%). Scendendo a livello comunale, il capoluogo quasi doppia il dato medio della citta’ metropolitana. I minori a Milano sono aumentati infatti del 13,67%, una crescita in termini assoluti di oltre 25mila bambini e ragazzi dal 2012. Nella citta’ metropolitana di Napoli abitano 593.036 bambini e adolescenti. Rispetto a una popolazione complessiva di 3,1 milioni di persone, i minori di 18 anni costituiscono il 19,12% dei residenti. Un dato molto superiore rispetto alla media nazionale del 16,21%, che fa di Napoli la prima provincia in Italia per presenza di minori, poco sopra Bolzano (19,10%). Nella citta’ metropolitana di Napoli abitano 593.036 bambini e adolescenti. Rispetto a una popolazione complessiva di 3,1 milioni di persone, i minori di 18 anni costituiscono il 19,12% dei residenti. Un dato molto superiore rispetto alla media nazionale del 16,21%, che fa di Napoli la prima provincia in Italia per presenza di minori, poco sopra Bolzano (19,10%). Infine la citta’ metropolitana di Torino dove la popolazione negli ultimi anni e’ diminuita, seppur di poco. Nei 6 anni tra 2012 e 2018 si registra un calo dello 0,52%. Una variazione quasi impercettibile, ma comunque di segno opposto rispetto all’altra grande citta’ metropolitana del centro-nord, Milano. Quest’ultima nello stesso periodo e’ infatti aumentata di oltre il 7%.

Cronache della Campania@2018

‘Contrabbando’ di auto di lusso, colpo per i professionisti casertani

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Ci sono anche residenti della provincia di Caserta tra gli imprenditori e liberi professionisti coinvolti nell’operazione della Guardia di Finanza di Gorizia denominata “Ghost cars”, un’azione che dal 2014 ad oggi ha portato al sequestro di 154 veicoli per un valore complessivo pari a oltre 1 milione e 300 mila euro e all’emersione di un’evasione e multe per circa 600 mila euro. L’ultima fase di questa operazione ha portato al sequestro di 58 veicoli, coinvolgendo decine di imprenditori e libero professionisti residenti in 28 province del centro e nord Italia, 120 mila euro di evasione fiscale e sanzioni amministrative per poco meno di 30 mila euro.
Operazione ‘Ghost cars’
I professionisti fermati, sono in buona parte cittadini extracomunitari (Albania, Serbia, Macedonia, Bosnia Herzegovina, Montenegro, Moldavia, Russia, Ucraina, Cina e Svizzera, questi i paesi di origine ) mentre altri risultano essere cittadini europei (come nel caso di sloveni e romeni). Le persone coinvolte risiedono in Friuli Venezia Giulia nelle province di Gorizia, Trieste, Udine; in Veneto sono Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona e Belluno i territori di residenza degli imprenditori, mentre per il Trentino Alto Adige c’è solo Trento. In Lombardia i territori coinvolti sono Brescia, Bergamo, Milano, Como, Varese e Pavia. Per il Piemonte le persone coinvolte sono residenti delle province di Torino, Alessandria e Novara. Professionisti coinvolti anche nelle province di La Spezia, Pisa, Ascoli Piceno, Pesaro Urbino, Reggio Emilia, Macerata e Caserta.
Le auto di lusso dalla Slovenia
Controllando i mezzi in transito dai valichi confinari con la Slovenia, dai caselli autostradali e nelle principali città della provincia di Gorizia, i militari delle Fiamme gialle del capoluogo isontino hanno individuato numerose autovetture di lusso e di grossa cilindrata non in regola. Trentasette di questi mezzi immatricolati in paesi extra Unione Europea (tra i quali vi sono anche autocarri e furgoni) risultavano essere in palese violazione del Testo Unico delle Leggi Doganali il quale prevede che “i cittadini extracomunitari residenti in Paesi dell’Unione Europea e proprietari di veicoli immatricolati in Paesi non comunitari, devono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo del veicolo, prima di farne uso per fini privati nel territorio dell’Unione Europea”.
La truffa fiscale
Porsche, Range Rover, Audi, Bmw, Mercedes, Volvo, Hyundai e Volkswagen sono alcune tra le marche delle autovetture che venivano utilizzate dai professionisti coinvolti. Ai trasgressori è stato contestato il contrabbando nell’importazione temporanea dei veicoli, con la conseguente confisca dei mezzi importati illegalmente. In totale è stata accertata l’evasione dei diritti doganali, tra Iva e dazi, per circa 120 mila euro. Inoltre i soggetti controllati hanno evitato per anni il pagamento del bollo auto e spesso anche i pedaggi autostradali, beneficiando di prezzi vantaggiosi per le coperture assicurative e rendendosi “irreperibili” in caso di violazioni al codice della strada non contestate immediatamente.
li altri 21 veicoli sono risultati immatricolati prevalentemente in Paesi comunitari ed erano condotti da soggetti residenti nel territorio dello Stato da più di 60 giorni, in violazione dell’art. 93 comma 1 bis del Nuovo Codice della Strada, introdotto dal recente “Decreto Sicurezza”. In questo caso sono state irrogate sanzioni definite immediatamente con il pagamento di complessivi 10 mila e 500 euro. Ulteriori recenti servizi di perlustrazione, eseguiti su tutto il territorio della provincia di Gorizia, hanno inoltre consentito di individuare 21 veicoli privi di assicurazione, di cui tre in stato di abbandono. Anche in questo caso si è proceduto al sequestro amministrativo dei mezzi irrogando sanzioni amministrative definite con il pagamento di circa 19 mila e 200 euro e, in alcuni casi, con la rottamazione dei veicoli.

Cronache della Campania@2018

Prova ad estorcere denaro alla madre: arrestato 33enne

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Un pregiudicato di 33 anni, residente a Buccino, è stato arrestato per tentata estorsione ai danni della madre.
A sorprenderlo, all’interno della sua abitazione situata in località Tufariello, sono stati i carabinieri a seguito di una segnalazione giunta in caserma. Dopo l’identificazione di rito, il giovane, al quale potrebbe essere contestata l’aggravante delle minacce nei confronti del genitore, è stato ammanettato e rinchiuso nel carcere di Salerno.

Cronache della Campania@2018

A Marigliano la Festa diocesana dell’Azione cattolica dei Ragazzi

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Sabato 18 maggio, dalle 15.30 alle 19, la città di Marigliano ospiterà la festa diocesana dell’Azione Cattolica Ragazzi della diocesi di Nola. Corso Umberto e la Villa Comunale saranno colorati da centinaia di bambini e ragazzi provenienti da tutte le città della diocesi, mentre i loro genitori potranno conoscere il patrimonio storico e culturale della città di Marigliano con l’aiuto della Pro Loco Civitatis e degli studenti-Cicerone del Liceo Colombo. Introdurranno il pomeriggio di festa il vescovo di Nola Francesco Marino e il sindaco di Marigliano Antonio Carpino. Il titolo della festa è “Tutti a tavola!” e conclude il percorso annuale dell’Azione Cattolica diocesana.

«Vivere in modo pieno le piazze e le strade delle nostre città ­– spiega il vescovo Marino – è un obiettivo da perseguire per allontanare quei sentimenti di paura che sembrano caratterizzare i tempi che viviamo. Così come ha un valore sociale importante – prosegue il vescovo – recuperare tempi in cui le famiglie si ritrovano e si riscoprono non ‘isole’ ma comunità. Come credenti, anche con questi momenti di festa vogliamo dire a tutti che siamo umilmente a servizio del bene comune».

«La città di Marigliano – dice il sindaco Carpino – è contenta di ospitare l’Azione Cattolica Ragazzi e di mettere a disposizione di tanti cittadini di paesi vicini le ricchezze del proprio patrimonio. L’iniziativa dell’ACR si inserisce nel ‘Maggio mariglianese’, il cui senso più profondo è fare della nostra città un luogo di incontro, relazioni e fraternità. Il sogno di una città a misura di bambino si realizza anche e soprattutto attraverso momenti in cui proprio i bambini sono protagonisti e fanno sentire la loro voce».

L’inizio della festa è alle 16 in piazza Municipio. A seguire, i bambini e i ragazzi vivranno in strada giochi all’aperto ed attività formative, mentre i genitori vivranno un percorso culturale che da Santa Maria delle Grazie toccherà la Chiesa del Sacramento, il Palazzo Ducale e Palazzo Verna. Alle 19 le conclusioni in piazza.

Cronache della Campania@2018


Parco del Sarno, illecito smaltimento di rifiuti speciali: nei guai il titolare di un autolavaggio“

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Senza sosta, l’attività a tutela del territorio da parte dei militari del Comando Stazione Carabinieri Forestali di Sarno, insieme al personale dell’Ente Parco e del Nucleo Provinciale Guardie Ambientali Accademia Kronos.
La scorsa settimana, nelle aree limitrofe al Parco del Sarno, è stato accertato l’ennesimo illecito smaltimento di rifiuti speciali sul territorio, da parte di un imprenditore titolare di un autolavaggio. Emersa anche la presenza di una struttura realizzata in assenza del titolo abilitativo.
Grazie ad una verifica della documentazione tecnico amministrativa e della tipologia di prodotti impiegati nelle operazioni di pulizia e lavaggio delle auto, è spuntata l’assenza della documentazione prevista dalla vigente normativa in materia di gestione e smaltimento di rifiuti. Il titolare dell’impianto è stato, dunque, segnalato alla Autorità Giudiziaria. Gli accertamenti continuano.

Cronache della Campania@2018

Napoli, Fico: ‘Gli investimenti per la città sono un segnale importante da parte delle istituzioni’

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“Quando le istituzioni lavorano assieme i risultati sono sempre positivi. E sono contento che questo sia accaduto stamattina a Napoli: l’attenzione non deve esserci solo quando avvengono alcuni episodi di cronaca. Abbiamo tutti il compito di fare un percorso di sostegno ai territori: i finanziamenti per il centro storico assieme all’abbattimento delle Vele di Scampia con tutti gli interventi di riqualificazione che seguiranno – di cui hanno parlato stamattina i ministri Barbara Lezzi e Alberto Bonisoli incontrando il sindaco De Magistris e il vicepresidente della Regione – sono un segnale importante, un vero investimento sociale e culturale”. Lo scrive in un post su facebook il presidente della Camera Roberto Fico in merito all’incontro di oggi a Napoli sul nuovo contratto di sviluppo per il capoluogo “E su percorsi come questi che tutte le istituzioni possono dare un contributo fondamentale, cooperando per il bene comune. Bene cosi’!”, scrive Fico.

Cronache della Campania@2018

Festa dei Musei 2019 con gli “Amori a Palazzo” il 18 maggio al Museo Campano di Capua

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Capua. Nell’ambito della Festa dei Musei 2019, Il Museo campano di Capua aderisce anche quest’anno alla quindicesima edizione della Notte Europea dei Musei che si terrà il 18 maggio 2019 dalle ore 20 alle ore 24.00 in via Roma: manifestazione a carattere nazionale, patrocinata dal Consiglio d’Europa e da ICOM e che coinvolge migliaia di musei di 30 paesi di tutta Europa con lo scopo di promuovere l’identità culturale europea. Il tema proposto quest’anno è “Musei come hub culturali: il futuro della tradizione”.
Nello splendido scenario della struttura museale di Capua si parlerà di “Amori a palazzo”: Racconti e miti, poesie e letture di storia d’amore di ieri e di oggi a cura di Mario Cesarano e Giampaolo Coronas .Nel corso della serata sarà esposta copia della stampa del XVI secolo delle Heroides Epistolae di Publio Ovidio Nasone conservata presso la biblioteca di Palazzo Lanza a Capua.

Gustavo Gentile

Cronache della Campania@2018

M5S, Saiello: ‘De Luca e Palmeri bloccano i Navigator per boicottare il Reddito di cittadinanza’

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“Quasi 13mila giovani in Campania hanno presentato domanda al bando per la selezione dei Navigator, ma la Regione decide di non aderire alla convenzione con Anpal, spegnendo di botto le speranze di tanti candidati con ottimi requisiti che ambivano a un lavoro anche ben retribuito. Ed è paradossale che proprio Sonia Palmeri, abilitata a parlare sotto dettatura del suo capo-governatore De Luca, sostenga che la ragione sia legata al fatto che si tratta di contratti a tempo determinato. L’assessora del Precariato in Campania, sistematicamente assente in ogni vertenza che riguarda i lavoratori della nostra Regione, principale fautrice dei corsi fantasma, incapace di far partire i Centri per l’impiego, che ha partorito le grandi truffe dei progetti Ricollocami, Fila, Garanzia Over e altre amenità che hanno prodotto solo illusioni e precariato, trova il coraggio di criticare la misura più efficace del nostro Governo. La verità è che nella regione con uno dei più alti tassi di disoccupazione d’Europa, De Luca e Palmeri stanno negando un’opportunità a tanti giovani laureati”. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.

“L’operazione di De Luca – prosegue Saiello – è piuttosto scontata. Attivare i Navigator, figure che consentirebbero di incrociare domanda e offerta di lavoro, significherebbe far decollare il Reddito di cittadinanza. Si tratterebbe di una resa per De Luca, a cui toccherebbe finalmente ammettere che il Reddito non è affatto mero assistenzialismo, come il governatore va predicando da tempo, ma si tratta della prima vera misura di politica attiva del lavoro mai prodotta nella storia del nostro Paese. Dunque, piuttosto che ammettere che il nostro Governo sta operando nell’interesse degli italiani, De Luca preferisce negare un’opportunità di lavoro ai nostri ragazzi”.

Cronache della Campania@2018

Somma Vesuviana, il sindaco scrive al prefetto per chiedere maggiore sicurezza e controllo del territorio

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Somma Vesuviana. Il sindaco Salvatore Di Sarno scrive al prefetto Carmela Pagano per chiedere “maggiore sicurezza e controllo del territorio”. Nei giorni scorsi si sono verificati alcuni episodi che hanno preoccupato anche i commercianti che hanno richiesto un incontro in municipio. Pubblichiamo di seguito il testo della missiva inviata in Prefettura, nella quale il primo cittadino ribadisce l’impegno delle forze dell’ordine, ma sottolinea la necessità di far sentire sicuri i cittadini.“Le  scrivo per renderLe nota una forte preoccupazione espressa da qualche tempo dai cittadini e commercianti di Somma Vesuviana, a causa di diffusi episodi di microcriminalità che stanno aumentando l’insicurezza, il senso di impotenza ed anche la sfiducia verso le istituzioni.

A Somma Vesuviana, vengono quotidianamente segnalati furti, razzie, truffe e raggiri vari. I ladri agiscono nelle case, nei negozi, sulle automobili e contro il patrimonio pubblico: di recente abbiamo infatti più volte denunciato episodi accaduti nelle scuole, alla stazione dei treni ed in altri luoghi molto frequentati, senza che si sia trovata purtroppo una soluzione definitiva.Come Amministrazione comunale abbiamo chiesto ai commercianti in primis e ai cittadini, di rimanere sempre vigili e attenti e di segnalare subito ai Carabinieri e alla Polizia Municipale eventuali comportamenti sospetti.

 So per certo che le forze dell’ordine presenti sul territorio non risparmiano alcuna energia al servizio della comunità, ma c’è un’emergenza nella percezione dei cittadini del senso di sicurezza. Anche per questo le chiedo di rinforzare, per quanto possibile, l’organico delle forze dell’ordine in questo momento di forte preoccupazione e/o una maggiore presenza sul territorio specialmente nelle ore serali e notturne, che può sicuramente alzare il livello di percezione di sicurezza da parte dei cittadini.Nel ringraziarLa per l’attenzione, l’Amministrazione comunale resta a disposizione per collaborare e dare supporto alle forze dell’ordine che lavorano alacremente sul territorio”.

Cronache della Campania@2018

Napoli, fuochi d’artificio in piazza del Plebiscito a notte fonda. Borrelli e Simioli: ‘Sfida degli incivili alle istituzioni’

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“Ci è stato inoltrato un video in cui si nota l’esplosione di alcuni fuochi d’artificio nello slargo di piazza del Plebiscito, proprio dinanzi la Prefettura e gli uffici della Soprintendenza. E’ la sfida degli incivili alle istituzioni, un fatto di una gravità esponenziale”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. “Quel video è la rappresentazione più calzante di un dato che denunciamo da molto tempo: maleducazione e delinquenza sono fuori controllo in città. Esistono sacche della popolazione che sono totalmente avulse dalle regole della convivenza civile. C’è chi pensa che sia normale disturbare il riposo altrui con i fuochi d’artificio a tarda notte. C’è chi ritiene lecita la presenza dei parcheggiatori abusivi, la sosta selvaggia e gli sversamenti fuori orario dei rifiuti. Noi ribadiamo che siamo sul fronte diametralmente opposto. Lo sviluppo della città è legato a doppio filo al miglioramento della vivibilità che non può prescindere dalla civiltà dei cittadini”.

Cronache della Campania@2018

Travolto da un’auto mentre lavora: ferito ad Amalfi operaio di Agerola

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Questa mattina, ad Amalfi, dove un operaio di 38 anni di Agerola, che stava lavorato sotto alla Porta della Marina, è stato travolto da un’automobile (Fiat Panda) guidata da un residente della frazione di Lone. L’uomo stava effettuando la manutenzione della griglia di raccolta delle acque meteoriche sul ciglio della strada.
Il 38enne è stato trasportato da un’ambulanza al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello. Incerte le sue condizioni di salute. Su quanto accaduto indagano i carabinier

Cronache della Campania@2018


Chiamata per futuri sviluppatori: è on line il nuovo bando di selezione studenti per la Apple Developer Academy di Napoli

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La Apple Developer Academy presso l’Università Federico II di Napoli, ha pubblicato il bando per la selezione dei nuovi studenti. Sono quasi 400 i posti disponibili per futuri sviluppatori e imprenditori che vogliono partecipare al corso gratuito di un anno che aiuta i partecipanti ad acquisire competenze pratiche e formazione su come sviluppare app per l’ecosistema di app più vivace al mondo. Il corso è stato appositamente progettato da esperti di formazione Apple, e tutti gli studenti saranno dotati dell’hardware e del software necessario per i loro studi, fra cui iPhone e Mac. 

Dall’apertura dell’Academy nel 2016, sono stati formati quasi 1000 studenti. Per il nuovo bando, sono benvenuti gli studenti provenienti dall’Italia così come da tutto il mondo; l’attuale corso comprende studenti che arrivano da 30 paesi diversi tra cui Austria, Belgio, Francia, Finlandia, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera e Regno Unito. 35 studenti dell’Academy sono stati appena selezionati per partecipare alla Worldwide Developer Conference di Apple in California a giugno, dove la comunità di sviluppatori più creativa al mondo si riunirà con i team Apple per conoscere le ultime novità sulle piattaforme Apple.

L’Academy vuole attrarre un ampio mix di studenti interessati a lavorare nell’app economy. Con una forte enfasi sulla collaborazione, gli studenti acquisiscono una vasta esperienza pratica, competenze di coding e di sviluppo software, oltre a frequentare corsi progettati per acquisire nozioni e  fiducia sulla creazione di startup e il design delle app. Oltre 400 idee di app sono state sviluppate dagli studenti dell’Academy. Hear Me Well (un’app che trasforma l’iPhone in un apparecchio acustico) è una delle oltre 50 app già disponibili sull’App Store.

Gli studenti hanno anche l’opportunità di partecipare a un “Enterprise Track”, che fornisce una formazione approfondita sull’intero ciclo di vita di un’app, dalla progettazione all’implementazione, all’utilizzo sul cloud, alla sicurezza, alla risoluzione dei problemi e all’archiviazione dei dati.

Cosa dicono gli studenti di quest’anno:

Giovanni Bueti definisce l’Academy “l’ambiente educativo perfetto per sviluppare una sete insaziabile e una curiosità per lo sviluppo”. Giovanni è convinto che l’Academy sia “in grado di darti una vera e propria cassetta degli attrezzi per prendere la tua idea e trasformarla in realtà e stimolare davvero la tua creatività.’

Michele Marrazzo dice che stare all’Academy sia “come esplorare con gli occhi di un bambino il fantastico mondo dello sviluppo delle app”. E aggiunge: “Sono orgoglioso di aver acquisito nuove competenze, tra cui cose che non avevo mai provato prima, come il design e la gestione di un team, e di aver stretto amicizie con studenti che arrivano dalla Cina, dalla Spagna e dagli Stati Uniti, il tutto senza allontanarmi dalla mia città d’origine.’

Eric Ordonneau, francese, ha apprezzato il fatto di avere “la libertà di imparare” e l’opportunità di lavorare con “persone davvero eccezionali che mi hanno aiutato davvero tanto a crescere e sviluppare le mie competenze”. 

Martina D’Urso descrive l’Academy come “un’esperienza unica che mi ha aiutato a crescere personalmente e professionalmente”. È convinta che il coding sia “un grande strumento che aiuta chiunque a dare vita alle proprie passioni e idee’.

Le iscrizioni chiudono il 21 giugno. Gli studenti sono tenuti a compilare una domanda online sul sito https://www.developeracademy.unina.it/it/ e gli studenti selezionati saranno invitati a sostenere un test e a partecipare a un colloquio a Napoli, Londra, Monaco di Baviera o Parigi.

Apple ha dato il via alla rivoluzione delle app con il lancio dell’App Store nel 2008. Nel decennio che ne è seguito un intero settore è stato costruito intorno alla progettazione e allo sviluppo di app, generando oltre 1,5 milioni di posti di lavoro in Europa e facendo guadagnando più di 25 miliardi di dollari (oltre 22 miliardi di euro) agli sviluppatori europei.

L’Apple Developer Academy mira ad aiutare i futuri sviluppatori a raggiungere il loro potenziale e rientra nell’ambito del costante impegno di Apple nel rendere il coding accessibile a tutti. Nel 2016, Apple ha lanciato Everyone Can Code, un programma completo e un curriculum per aiutare gli studenti ad imparare il coding per creare opportunità e prepararli per il mondo del lavoro. Centinaia di istituzioni didattiche in Europa stanno adottando il programma Apple Everyone Can Code con Swift.

I test nelle sedi internazionali si svolgeranno: lunedì 1 luglio a Parigi, mercoledì 3 luglio a Londra, venerdì 5 luglio a Monaco.

Cronache della Campania@2018

Morto in regime di Tso, due comitati chiedono di costituirsi parte civile

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Richiesta la costituzione di parte civile per due associazioni, questa mattina in udienza preliminare, a seguito della richiesta di processo per 7 medici, accusati del decesso di Massimiliano Malzone, il 39enne di Montecorice deceduto l’8 giugno del 2015 nel Centro di Igiene Mentale dell’ospedale di Sant’Arsenio. L’uomo era ricoverato in stato di Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Il legale della famiglia Malzone, Michele Capano, ha chiesto la costituzione per il Comitato Cittadini per i Diritti Umani e per il Centro Iniziativa Antipsichiatrica). Il gip ha rinviato l’udienza al prossimo 19 luglio, giorno nel quale scioglierà le riserve e deciderà se mandare gli imputati sotto processo. L’inchiesta aveva già registrato una prima richiesta di archiviazione della procura, respinta dallo stesso gip, dopo l’opposizione presentata dalla difesa. Malzone morì dopo 12 giorni di Tso. Alla famiglia fu consegnato uno zaino contenente delle maglie dell’uomo intrise di urina. Questa circostanza spinse gli stessi a presentare denuncia. Secondo una perizia, il 39enne era stato sottoposto a contenzione fisica, ma non continua, mai con il blocco di tutti gli arti. La famiglia chiese se quella fosse stata una causa strettamente legata ad un peggioramento della cura da farmaci. L’uomo sarebbe morto proprio in ragione dell’effetto di medicinali, somministrati durante il ricovero. Almeno, secondo la perizia di parte. Ciò che fu contestato nell’opposizione, era proprio la presunta incongruità tra la terapia farmacologica praticata sul 39enne e la patologia di cui soffriva.

Cronache della Campania@2018

La Lega di B ufficializza la classifica: Salernitana salva

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La Lega di B va avanti per la sua strada e, con un comunicato pubblicato in giornata, ufficializza la classifica finale del campionato di serie B: Palermo retrocesso in serie C insieme a Carpi, Padova e Foggia; Salernitana e Venezia salve. Nella nota firmata dal presidente Mauro Balata, la Lega di B fa riferimento sia alla decisione del Tribunale Federale Nazionale che ha decretato la retrocessione del club siciliano che all’articolo 22 del Codice di Giustizia Sportiva «che prevede l’immediata esecutività delle sanzioni irrogate dagli Organi di Giustizia Sportiva, anche se contro di esse sia presentato reclamo». Pertanto la Lega di B ha provveduto a pubblicare la classifica finale con i relativi verdetti (Brescia e Lecce promosse in serie A, Benevento, Pescara, Verona, Spezia, Cittadella e Perugia ai play-off, oltre alle quattro squadre retrocesse). Nel comunicato, inoltre, il presidente Balata si è soffermato anche sul caso play-out. «Preso atto della decisione pubblicata con C.U. FIGC n. 63/TFN – Sezione Disciplinare del 13 maggio 2019 e di quanto deliberato dal Consiglio di Lega in pari data, in applicazione della decisione pubblicata con C.U. FIGC n. 63/TFN – Sezione disciplinare di cui sopra che individua la quarta retrocessa, la disputa dei playout non si rende necessaria». Ma da domani inizierà un’altra partita.

Cronache della Campania@2018

‘Sindaco, mi serve una mano’: ecco le intercettazioni sul voto di scambio e le accuse ad Alfieri e Coppola

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“Sindaco, mi servirebbe una mano”. Così Fiore Marotta si rivolgeva a Franco Alfieri. Il primo è considerato esponente dell’omonimo “clan degli zingari” di Agropoli, Il secondo, all’epoca, era sindaco della località cilentana. Oggi Alfieri è fresco ex capo segreteria del governatore Vincenzo De Luca, e candidato sindaco di Capaccio. Anche per queste intercettazioni è nei guai, travolto da una gragnuola di ipotesi di reato: scambio elettorale politico-mafioso, concussione, violenza privata e minaccia, tutti aggravati dal metodo mafioso. Sono le accuse formulate dal pm Roberto Montemurro, della Dda di Salerno, che hanno portato lunedì a perquisire abitazioni e uffici di Alfieri e Adamo Coppola (indagato scambio elettorale politico-mafioso), attuale sindaco di Agropoli.
“E ma mò mi perseguitate un poco con questo fatto…” rispondeva l’ex primo cittadino alle richieste di Marotta, in quel periodo ai domiciliari. Per poi tranquillizzarlo: “Ma non ti preoccupare, ti faccio fare una cosa io coi servizi sociali. Lo sai già dove posso “inciarmare” (architettare qualcosa, ndr) qualcosa, tu dici che non va bene». Marotta aveva bisogno di un lavoro per ottenere l’affidamento in prova. Oggi quegli ascolti, registrati al Comune, sono agli atti della nuova inchiesta. Un filone che vede al centro proprio lui,”«Franco Alfieri, notoriamente clientelare – come diceva De Luca tra il serio e il faceto all’hotel Ramada in occasione della campagna per il referendum 2016 che segnò la ‘caduta’ di Renzi – che sa fare clientela come Cristo comanda…”.
Passato alle cronache come “il re delle fritture di pesce”, Alfieri conserva il ruolo di consigliere del governatore per agricoltura, caccia e (ovviamente) pesca. A complicargli le ambizioni c’è un intreccio investigativo, segnato da questioni di competenze e pronunce giurisdizionali. Nulla, però, che registri sentenze definitive sulla presunta mafiosità dei Marotta-Cesarulo. Un carattere all’inizio non riconosciuto a queste famiglie rom, dal gip di Salerno, che aveva trasmesso gli atti a Vallo della Lucania. La presenza di alcuni profili di interesse, tuttavia, aveva portato la procura cilentana a spedire certe carte alla Dda. Il rimpallo tra uffici giudiziari aveva prodotto l’apertura del fascicolo dell’anticamorra, del quale Alfieri è protagonista. Prima, “il clan degli zingari” era stato travolto dall’inchiesta del Ros carabinieri di Salerno, sfociato in un blitz da 25 misure cautelari a novembre. Di quell’operazione l’affaire Alfieri è un collegamento, affidato stavolta alla Dia di Salerno, diretta dal colonnello Giulio Pini.
I nuovi spunti, comunque, non provengono da dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Adesso gli inquirenti puntano al capitolo delle infiltrazioni nel comune di Agropoli, dove Alfieri è stato sindaco per dieci anni, fino al 2017. Accertamenti che, in caso di riscontri, potrebbero condurre all’invio di una commissione d’accesso prefettizia. Quattro amministratori di Agropoli – tra i quali Alfieri – due anni fa erano incappati in una condanna definitiva alla Corte dei conti, per danno erariale da complessivi 40mila euro. Un procedimento avviato per il mancato utilizzo di alcuni beni confiscati. Immobili sottratti dallo Stato proprio ai Marotta, e occupati abusivamente da alcuni suoi esponenti. “Il re delle fritture” ostenta serenità («Cielo sereno non teme tempesta»). Ma intanto, aumenta il pressing per il ritiro della sua candidatura. Qualche mal di pancia si segnala perfino nel Pd, il giorno in cui il Senato approva il ddl sul voto di scambio politico mafioso, innalzando la pena massima a 15 anni (22 se il reato è aggravato). “Si ritiri ad horas” ingiungono i pentastellati Michele Cammarano e Anna Bilotti, consigliere regionale e deputata.

Cronache della Campania@2018

Trovato morto nell’auto l’anziano scomparso da Ottaviano la scorsa settimana

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E’ stato trovato senza vita l’anziano scomparso da Ottaviano la scorso settimana. Luigi Vassallo, 71 anni era scomparso lo scorso 5 maggio. E’ una morte misteriosa la sua tanto che la magistratura ha disposto l’autopsia sul corpo ipotizzando una morte violenta e quindi un omicidio. E’ stato trovato morto nelle campagne di Terzigno, nei pressi di via Zabatta. L’uomo era nella sua automobile, una Opel Corsa grigia, privo di vita.Sarà l’autopsia a stabilirlo e l’inchiesta aperta dalla Procura di Torre Annunziata. La famiglia aveva lanciato disperati appelli sui social network e a Chi l’ha visto?
Luigi era un personaggio molto noto. La mattina di domenica 5 maggio doveva recarsi a Pompei per pranzare con la sorella, ma nella città mariana non è mai arrivato.

Cronache della Campania@2018

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