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Auto travolge un uomo sulle strisce pedonali “cancellate“

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Incidente, stamattina, sulla Statale 18 Tirrena inferiore nel comune di Vietri sul Mare, in direzione Cava dei Tirreni. Un uomo è stato investito da un’auto sull’attraversamento pedonale che collega le scale che dalla stazione di Vietri portano giù in paese.
Diverse, le segnalazioni inerenti alla pericolosità di quel tratto di strada, con le strisce pedonali ormai cancellate. Il malcapitato è stato soccorso dai sanitari del 118: si indaga.

Cronache della Campania@2019


Arrestato confessa di aver ucciso la star russa del web

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Il presunto assassino della giovane influencer russa Ekaterina Karaglanova ha confessato l’omicidio. “Mi aveva insultato piu’ volte, aveva umiliato la mia dignita’ sessuale e mi aveva offeso riguardo alle mie possibilita’ economiche”, dice nell’interrogatorio filmato dagli investigatori e pubblicato da diversi giornali. A parlare e’ un uomo di 33 anni, si chiama Maksim Gareyev e lavora a Mosca come specialista informatico. Sarebbe stato lui a infliggere le ferite mortali alla bella Ekaterina, una giovane star su Instagram, dove pubblicava le foto dei suoi viaggi e aveva oltre 85.000 follower. “Non sono riuscito a fermarmi e le ho inferto non meno di cinque coltellate al collo e al petto”, racconta Maksim Gareyev nel video. La polizia ha dato notizia del suo arresto ieri notte e l’uomo ha subito detto agli agenti di essersi “pentito” e di voler “collaborare con la giustizia”. La povera Ekaterina e’ stata trovata venerdi’ nell’appartamento di Mosca che prendeva in affitto. Era chiusa dentro una valigia con addosso solo una giarrettiera di pizzo e le gambe che uscivano dalla borsa. Aveva diverse ferite da arma bianca sul corpo e la gola squarciata. Gareyev – secondo Lenta.ru – ha raccontato alla polizia di aver ucciso la ragazza durante un litigio dopo aver avuto un rapporto sessuale con lei. Poi avrebbe pulito l’appartamento e bruciato una piccola valigia con dentro un asciugamano e gli abiti insanguinati: le prove del delitto. Stando al quotidiano Moskovsky Komsomolets, sarebbe proprio Gareyev “l’ex” immortalato dalle telecamere a circuito chiuso quando entra nel condominio in cui viveva la ragazza e quando ne esce dopo alcune ore, stranamente con una piccola valigia e con addosso un paio di guanti nonostante sia estate. Ekaterina Karaglanova aveva appena 24 anni, ne avrebbe compiuti 25 il 30 luglio, cioe’ ieri. Aveva gia’ acquistato i biglietti dell’aereo per trascorrere il giorno del suo compleanno in Olanda con un uomo di 52 anni che i media indicano come il suo nuovo compagno. Ma la sua giovane vita e’ stata stroncata prima. Secondo la testata online Gazeta.ru, l’assassino avrebbe colpito accecato dalla gelosia, dopo aver visto la valigia e aver saputo che la ragazza si preparava a un viaggio con un altro. A ritrovare il cadavere di Ekaterina sono stati i suoi genitori. Da alcuni giorni non riuscivano a contattarla, e cosi’ venerdi’ hanno chiesto al proprietario di casa di poter entrare nell’appartamento assieme a lui. Ekaterina studiava per diventare medico, proprio come suo papa’. Aveva ottenuto un primo diploma universitario, non ancora sufficiente a esercitare la professione medica, e voleva specializzarsi in dermatologia. La sua bellezza l’aveva resa molto popolare su Instagram, il social media delle foto, dove i suoi ammiratori la paragonavano a Audrey Hepburn per il viso acqua e sapone. Ekaterina curava inoltre un blog di viaggi letto da migliaia di persone e pubblicava spesso su Instagram le foto delle sue vacanze in vari posti d’Europa: Italia, Francia, Grecia. “Qualcuno si interessa in modo malevolo alla mia vita privata”, aveva scritto in un post. Che si riferisse proprio al futuro assassino?

Cronache della Campania@2019

Dai Campi Flegrei test prevede dove avverrà un’eruzione

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Il supervulcano dei Campi Flegrei è stato il banco di prova per un nuovo metodo che permette di prevedere come avverrà un’eruzione con una precisione senza precedenti: combinando fisica e statistica, la nuova tecnica “insegue” il magma per capire come si aprirà la strada nella sua risalita dalle profondità della Terra. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances, e’ condotta dall’italiana Eleonora Rivalta, che lavora in Germania nel Centro di Ricerca per le Geoscienze (Gfz) di Potsdam, in collaborazione con Università di Roma Tre e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Spesso durante un’eruzione vulcanica il magma non esce dalla bocca principale, che si trova alla sommità, ma trova altre strade: e’ quello che e’ avvenuto, ad esempio, nell’eruzione del Bardarbunga in Islanda nell’agosto 2014, o in quella del Kilawea, alle Hawaii, nell’agosto 2018. Per questo i vulcanologi si trovano ogni volta ad affrontare una grande sfida, nel tentativo di prevedere cosa accadrà con l’intento di minimizzare i rischi per la popolazione. Ora i ricercatori guidati da Rivalta hanno messo a punto una nuova tecnica, che potrà rivelarsi preziosa anche per pianificare lo sfruttamento del suolo in aree a rischio. “Quando si cerca di prevedere come avverrà un’eruzione – spiega la ricercatrice – la maggiore difficoltà consiste nel fatto che il trasporto di magma avviene nel sottosuolo e non e’ visibile a occhio nudo”. E’ solo negli ultimi 20 anni che i ricercatori hanno potuto avere a disposizione strumenti precisi per il monitoraggio, che rivelano questa dinamica aiutandoli con modelli al computer: si tratta, quindi, di una scienza molto giovane, in cui c’e’ ancora tanto da capire. “I metodi usati fino ad ora – commenta Eleonora Rivalta – si basano o solo sulla statistica, analizzando i siti nei quali in precedenza le eruzioni sono avvenute con maggiore frequenza, o solo sulla fisica, calcolando i percorsi che offrono la minore resistenza al magma in risalita”. Nel primo caso, i dati a disposizione non sono sufficienti per elaborare una mappa abbastanza accurata, mentre nel secondo le forze in gioco sono difficili da valutare con precisione. “Noi abbiamo combinato i due metodi – prosegue Rivalta – basandoci sul metodo fisico, ma calibrandolo in modo che sia compatibile con i dati eruttivi”. I ricercatori hanno dimostrato la validità della loro tecnica testandola nei Campi Flegrei, il supervulcano più pericoloso d’Europa e una delle zone a più alto rischio vulcanico della Terra. In quest’area, che si estende per oltre dieci chilometri, circa 80 fratture nel terreno che hanno dato vita ad eruzioni esplosive negli ultimi 15.000 anni. “La parte più difficile e’ stata generalizzare il metodo, in modo che fosse valido per ogni vulcano”, conclude la ricercatrice: “il segreto sta nel quantificare bene tutte le forze del sottosuolo, che saranno sempre differenti, e ricalibrare il modello ogni volta”.

Cronache della Campania@2019

Da Lukaku a Icardi, il valzer delle punte infiamma il mercato

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Cercasi attaccante disperatamente. E in fretta. Tra accelerate e frenate, attese e sogni, il valzer sulle punte continua a catalizzare i riflettori del mercato delle big. Tutte, o quasi, impegnate ad assicurarsi un innesto di livello in avanti. E l’esito di alcune trattative ne può sbloccare altre: come nel gioco del domino, basta che si muova una tessera per far cadere di botto tutte le altre. Uno dei grandi tormentoni riguarda il futuro di Romelu Lukaku, oggetto del desiderio dell’Inter di Antonio Conte. La trattativa intrecciata con grande pazienza da Beppe Marotta, però, è sempre più lontana dalla fumata bianca. I nerazzurri avevano ottenuto il sì del giocatore, non quello del suo club: i Red Devils sostanzialmente mai schiodati dalla richiesta iniziale, una cifra compresa tra gli 83 e gli 88 milioni di euro. E in questo lungo periodo di stallo si è inserita la Juventus, che ha messo sul piatto Paulo Dybala. L’accordo tra bianconeri e United c’è, idem quello del nazionale belga, manca solo più quello dell’argentino: decisive le prossime ore. C’è da risolvere lo scoglio delle richieste economiche de La Joya, che per lo sbarco ad Old Trafford chiede un maxi ingaggio. Ma tutto lascia presuporre che Lukaku sarà il nuovo numero 9 dei campioni d’Italia. E l’Inter, sfumato l’obiettivo numero uno, sembra intenzionata a percorrere la pista che porta a Edison Cavani del Psg. Il ‘Matador’ avrebbe già dato il suo ok, ma l’operazione è tutto fuorché semplice: l’argentino deve accettare di tagliarsi parte dell’ingaggio percepito attualmente a Parigi. Gli affari sull’asse Torino-Manchester, tuttavia, potrebbero non esaurirsi qui, perché lo United sembra interessato anche a un altro attaccante bianconero, Mario Mandzukic. La partenza del croato, associata all’addio di Moise Kean passato all’Everton, potrebbe a questo punto portare alla conferma di Gonzalo Higuain a Torino. E l’ipotesi di poter tornare a lavorare con il suo pupillo a Maurizio Sarri piace assai. Peraltro il ‘Pipita’, reduce dalle poche esaltanti esperienze con Milan e Chelsea, vuole provare a rilanciarsi a Torino. Ecco i motivi della frenata sul possibile trasferimento alla Roma, la pista al momento più concreta. Perché al grande ballo delle punte partecipa anche la Roma, che con la sempre più probabile partenza di Edin Dzeko, destinazione Inter, ha necessità di fare spesa in attacco. La trattativa con i nerazzurri, salvo colpi di scena, è ormai in dirittura d’arrivo e serve un nome per sostituire il bosniaco: non va inoltre scordato che la Roma si è privata anche di Stephan El Shaarawy, volato in Cina e che il futuro in giallorosso di Patrick Schick resta incerto. Gli sforzi del ds giallorosso Petrachi sono puntati su Mauro Icardi, ormai fuori dai progetti dell’Inter. L’argentino però è anche il ‘piano B’ del Napoli che vede sempre più lontano James Rodriguez, cercato dall’Atletico ma al momento ‘bloccato’ dal Real. I partenopei hanno già abbandonato la corsa per Nicolas Pépé, trasferitosi all’Arsenal. Mentre nelle ultime ore ha ripreso quota l’idea Lozano. Il messicano del Psv è nella lista degli obiettivi di Giuntoli e De Laurentiis: l’operazione potrebbe chiudersi sui 40 milioni. A prescindere dal nome in arrivo, comunque, il Napoli potrebbe decidere di fare cassa sacrificando Arkadiusz Milik che ha offerte in Spagna e Germania. De Laurentiis chiede almeno 60 milioni. Su Icardi resta vigile la Juventus, ma in caso di arrivo di Lukaku i bianconeri si ritirerebbero dalla corsa. In ogni caso, i nerazzurri non chiedono meno di 60 milioni per lasciare partire l’ex capitano. Passando alla sponda rossonera, salutato Patrick Cutrone volato in Inghilterra il nome nuovo per l’attacco del Milan è arrivato: il portoghese Rafael Leao, dal Lille. Sarà lui ad affiancare in avanti il ‘Pistolero’ Piatek.

Cronache della Campania@2019

Berlusconi chiama L’Altra Italia e disinnesca Toti

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Un appello all”‘altra Italia’, l’Italia vera, che oggi e’ pressoche’ priva di una rappresentanza politica”. Nel tardo pomeriggio, Silvio Berlusconi decide di rompere gli indugi e di annunciare ufficialmente l’avvio di una nuova creatura politica, che avra’ il compito di restituire una casa ai moderati e di arrestare l’emorragia elettorale di Forza Italia, ponendola in una posizione non subalterna nei confronti della Lega. Un progetto che il Cavaliere aveva per un certo periodo evocato e che era stato riposto nel cassetto a causa della contingenza elettorale, ma che ora torna prepotentemente alla ribalta, sotto la spinta di un confronto interno al partito che ha toccato anche oggi punte di conflittualita’ ritenute ormai eccessive. Benche’, stando a quello che scrive, Berlusconi non voglia lo scioglimento ma il superamento di Forza Italia, la tempistica con cui l’annuncio e’ stato diffuso rappresenta un indizio robusto sull’intenzione del Cavaliere di mettere in mora le polemiche interne e l’attivismo di Giovanni Toti. Per domani, infatti, e’ previsto un tavolo sulle regole per la riorganizzazione del partito, ritenuto inizialmente cruciale per il futuro ma che ora appare superato dagli eventi. Nel suo documento, infatti, Berlusconi rinnova il sostegno al processo di rinnovamento di FI, ma sottolinea altresi’ “la necessita’ di fare qualcosa di piu'”. Un’iniziativa che tende dunque a disinnescare un confronto interno ruvido, con accuse reciproche di sabotaggio e opportunismo politico. A tenere alta oggi la tensione, in ossequio al proprio ruolo di “rottamatore” azzurro, ci aveva pensato Giovanni Toti, che in una diretta su Facebook aveva lanciato un ultimatum al partito sulle primarie, proprio in vista della riunione di domani sul tavolo delle regole. Per Toti, quella di domani dovra’ essere la sede in cui dal gruppo dirigente di Forza Italia dovra’ arrivare un via libera univoco a primarie aperte, altrimenti rassegnera’ le proprie dimissioni da coordinatore. “Questa farsa e’ durata anche troppo – ha detto Toti – se questo non sara’, non intendo esser complice della disfatta di una storia gloriosa”. E proprio a Toti si era rivolta, qualche ora prima, la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, quando ha tuonato contro di lui, reo di volere rendere Forza Italia “ancillare” al cospetto della Lega e di Fdi. Dietro al dibattito sulle regole e sulle primarie, il confronto interno al partito si sta infiammando proprio sul rapporto con la Lega e, di conseguenza, sull’atteggiamento da assumere nei confronti del governo gialloverde. Le accuse di subalternita’ rispetto al Carroccio mosse a Toti, non hanno pero’ risparmiato alla stessa Gelmini le lamentele di alcuni deputati, sulla conduzione del gruppo per quanto riguarda la mozione anti-Tav di M5s. Capofila dei “malpancisti”, Roberto Occhiuto, vicino alla coordinatrice Mara Carfagna ed esponente di spicco del blocco meridionale del partito. Occhiuto, chiedendo una riunione del gruppo, ha osservato che “la mozione del M5S al Senato sulla Torino-Lione non puo’ essere il pretesto per far prevalere le logiche di palazzo sugli interessi degli italiani”. Un altro segnale degli scontri, latenti o conclamati, tra l’ala piu’ “identitaria” del partito e quella piu’ filoleghista, che Berlusconi oggi ha implicitamente affrontato parlando di un soggetto “alleato ma non subordinato alle altre forze del centrodestra”, laddove la Lega e’ stata definita “l’anima di destra del governo”.

Cronache della Campania@2019

Rega ammazzato in 4 minuti: nelle telecamere il film del delitto

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La morte del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello è il tragico finale di un film girato su un set il più delle volte buio e stretto in poche centinaia di metri. Sono le telecamere di piazza Mastai, a Trastevere, quelle interne ed esterne dell’hotel Le Meridien Visconti nel quartiere Prati dove i due americani alloggiavano e quelle della vicina gioielleria Ghera di via Federico Cesi a riprendere le fasi iniziali – dove la vittima non è nemmeno conosciuta o nominata – fino a quelle successive al delitto. Un omicidio brutale, consumato in mezzo alla strada in una delle zone più centrali e prestigiose di Roma, a pochi passi dal Palazzo di Giustizia, e “archiviato” dall’assassino e dall’amico con una corsa verso il vicino albergo dove avrebbero dormito fino alle 10,45, quando i carabinieri hanno bussato alla porta della camera 109. Giusto in tempo prima che i due americani lasciassero la struttura per il check-out previsto per le 12. Andiamo con ordine. Sono le 00,50 del 26 luglio scorso quando le telecamere del Ministero dell’Economia e delle Finanze in piazza Mastai riprendono due soggetti (presumibilmente proprio Elder Finnegan Lee e Natale Hjorth) insieme a Sergio Brugiatelli. I tre vengono da via della Luce ed entrano nell’obiettivo della telecamera installata dalla scuola Teresa Spinella, nella stessa piazza ma all’altezza del civico 16, alle 00,53: sono seduti su una panchina accanto a un clochard. Sono lì anche all’1.12, quattro minuti prima della fuga dopo il furto dello zaino. All’1.16 i due ragazzi vengono ripresi dalle telecamere sulla facciata del palazzo del Ministero mentre corrono in direzione di via della Luce lasciando solo il 47enne rimasto senza soldi e cellulare. All’1.31 il sistema di video sorveglianza dell’hotel Le Meridien Visconti “congela” il rientro dei due ragazzi in stanza. Dopo essersi cambiati i vestiti e aver indossato indumenti compatibili con quelli individuati al momento dell’aggressione, alle 2,48 Finnegan Lee e Natale Hjorth riescono. Alle 3.12 è l’impianto della gioielleria Ghera di via Federico Cesi (80 metri dall’hotel e ancor meno dal luogo del delitto) a riprenderli mentre si dirigono verso via Pietro Cossa, il punto esatto dove avrebbero dovuto incontrare Sergio Brugiatelli e concludere l’accordo estorsivo (lo zaino in cambio di 80 euro e un grammo di cocaina). E’ qui che in 4 minuti netti si consuma l’omicidio di Mario Rega Cerciello. Alle 3,16 la telecamera della gioielleria prima e quelle dell’hotel poi immortalano la fuga e il rientro nell’albergo: sono entrambi senza zaino, che sarebbe poi stato trovato nascosto in una fioriera in strada. Il telefono Nokia di Brugiatelli, invece, sarà recuperato nel luogo del delitto. Quarantacinque minuti più tardi il vicebrigadiere Mario Rega Cerciello muore per l’emorragia che invano il collega Andrea Varriale aveva provato a tamponare in attesa dell’ambulanza. Sette ore e trenta minuti dopo i carabinieri bussano alla porta dell’albergo di lusso sorprendendo i due americani già pronti a partire per gli Usa e a lasciarsi la notte folle alle spalle.

Cronache della Campania@2019

Le cimici invadono Eboli, cittadini inferociti e barricati in casa

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Un’invasione di cimici costringe i cittadini a barricarsi in casa. La segnalazione viene da Eboli, nel quartiere di Grataglie. Gli abitanti del luogo, ma anche dei lettori di SalernoToday da Eboli, hanno segnalato il problema ai centralini dell’Asl e del comune stesso. Migliaia di insetti stanno infestando le abitazioni degli ebolitani, ma pare che a scovare il motivo dell’invasione si sia riscontrato più di un problema. La zona che desta maggiori preoccupazioni è quella a ridosso di una fabbrica di produzione di uova, presso la quale più volte sarebbero stati segnalati cattivi odori provenienti dalle grosse gabbie dove vengono allevate le galline. Gli insetti si attaccano ai muri, ai mobili e sul bucato, creando notevoli disagi ai residenti, costretti a barricarsi in casa con le finestre e le porte chiuse. L’Asl ha fatto sapere che si occupa di mosche e di zanzare, ma non di cimici, mentre il Comune avrebbe rassicurato – secondo quanto racconta un cittadino – sul fatto che questi insetti sono innocui e non provocano danni alla salute pubblica.

Cronache della Campania@2019

Arrestato scafatese di 55 anni condannato in via definitiva per abusi sulla figlia minore di 14 anni

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Avrebbe subito violenze psicologiche ma anche sessuali. E a commetterle sarebbe stato il padre. Giorni fa, è stato arrestato dopo che la sentenza di condanna nei suoi confronti è diventata definitiva. L’imputato è un uomo di 55 anni di Scafati, che dal 2012, fino ad un successivo periodo di tempo, avrebbe abusato della figlia minore, all’epoca dei fatti 14enne. L’esecuzione dell’arresto è stata effettuata dai carabinieri della tenenza di Scafati, a seguito della pronuncia della Cassazione, che ha confermato gli 8 anni decisi dalla Corte d’Appello di Salerno per l’uomo. L’inchiesta fu condotta dalla procura di Nocera Inferiore.

Cronache della Campania@2019


Napoli, panico sul bus R5 per Scampia: una blatta all’interno del mezzo e i passeggeri chiedono di scendere

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Napoli. Momenti di panico in serata a bordo del bus R5 che copre la tratta Piazza Garibaldi-Scampia. I passeggeri hanno notato una blatta all’interno del mezzo e in molti hanno chiesto all’autista di fermarsi e scendere. Poi ci ha pensato qualcuno dei passeggeri a liberarsi di quel “passeggero poco gradito e senza biglietto”. Dopo di che la corsa è continuata ma le polemiche e le proteste non si fermano.

Carlo Landolfi

Cronache della Campania@2019

Ambulanza multata fuori all’ospedale mentre era in attesa di affidare un paziente

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Napoli

Ambulanza multata per divieto di sosta all’esterno dell’ospedale. E’ accaduto a Nocera Inferiore, giorni fa, quando un veicolo del 118, in attesa che il paziente venisse trasportato al pronto soccorso, “sbarellato” insomma, è stato destinatario di una contravvenzione. Non è una circostanza nuova, perché all’esterno della struttura spesso si registra un’affluenza notevole di ambulanze che provengono da più comuni, costrette ad attendere molto tempo prima che venga effettuato il cheek out del paziente in ospedale. Di fianco al pronto soccorso vi è un parcheggio, il cui ingresso è regolato da un operatore, nel quale non possono entrare mezzi che non siano di proprietà dell’Asl. Lo spazio che invece viene riservato alle ambulanze è di cinque unità massime. La conseguenza è che spesso molte sono costrette a restare fuori, quando capita di trovare strisce bianche libere o nel parcheggio a pagamento situato all’esterno. Altre volte, invece, i mezzi vengono multati dalla polizia municipale, come capitato giorni fa. Gli operatori delle associazioni che lavorano in convenzione con il 118 hanno già chiesto all’Asl di individuare uno spazio interno per la sosta dei mezzi, mentre i sanitari prendono carico dei pazienti sbarellati fino all’interno del pronto soccorso.

Cronache della Campania@2019

L’avvocato di Lee Elder: ‘Il caso presenta ancora aspetti poco chiari’

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“Questo processo andava celebrato in tribunale e non sulla stampa. Abbiamo assunto la difesa da 12 ore e stiamo cercando di ricostruire tutti i passaggi di una vicenda che presenta ancora aspetti poco chiari. In particolare mi riferisco alla dinamica dei fatti, nella fase finale, quella con la colluttazione che non mi risulta sia quella rappresentata dalle fonti investigative”. Così Renato Borzone, uno dei difensori di Finnegan Lee Elder, il 19enne americano che ha ammesso di aver accoltellato e ucciso il vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega. “Elder è costernato per l’accaduto così come la sua famiglia ha espresso la propria vicinanza a quella del vicebrigadiere Cerciello Rega. Questa difesa ha cominciato a lavorare e chiede rispetto in ordine alla figura di Elder che non ha alcun precedente penale, neppure negli Stati Uniti, e non è affatto un soggetto violento”, aggiunge il legale annunciando che il padre di Elder, arrivato oggi a Roma, potrebbe incontrare in carcere il figlio tra domani e dopodomani.
Il padre del ragazzo americano Finnegan Lee Elder e’ a Roma per rivedere suo figlio, in carcere per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. E a giungere a Regina Coeli, nel frattempo, e’ un altro papa’, Fabrizio Natale, genitore del secondo giovane californiano coinvolto, Christian Gabriel Natale Hjorth. Quest’ultimo e’ protagonista della foto che lo ritrae bendato nella caserma dei carabinieri, un’immagine che e’ arrivata oltreoceano. Un incontro tra padre e figlio definito dagli avvocati molto duro per entrambi. “Non si da’ pace per quello che è successo. Ma lui è innocente”, ha spiegato Natale. Dopo un volo durato diverse ore, Ethan Elder, il padre del ragazzo accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio, e’ invece arrivato in Italia da Oakland sfogando preoccupazione per le condizioni di suo figlio e annunciando un possibile cambio di rotta della strategia difensiva, che sarebbe stata suggerita dallo stesso consolato americano, a cominciare dalla sostituzione degli avvocati. “Voglio vedere mio figlio, siamo preoccupati”, ha detto. Il caso del carabiniere ucciso lo scorso 26 luglio prosegue intanto a colpi di rivelazioni e versioni contrastanti, che per il momento non sciolgono alcune contraddizioni: “Non sono un intermediario di pusher ne’ un informatore delle forze dell’ordine e non ricordo di aver detto che gli aggressori fossero magrebini”, ha precisato Sergio Brugiatelli, l’uomo a cui i due ragazzi americani indagati rubarono lo zaino per poi chiedere il ‘cavallo di ritorno’ determinando l’intervento dei carabinieri. Nelle ultime ore c’e’ stato un nuovo sopralluogo nella stanza dell’hotel dove alloggiavano Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth. L’obiettivo e’ individuare e repertare le tracce biologiche e impronte digitali per ricostruire i movimenti dei due ragazzi californiani nella stanza 109 dell’hotel in zona Prati. Gli investigatori puntano, in primo luogo, ad individuare le tracce papillari nella zona del controsoffitto dove era stato nascosto il coltello di tipo militare utilizzato da Elder per colpire Cerciello. Secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio gli esperti hanno isolato una serie di tracce biologiche a partire da quelle papillari. Intenzione di chi indaga – si spiega – è ricostruire i movimenti dei due ragazzi all’interno dell’albergo. Anche perché non va dimenticato che Finnegan Lee ha spiegato d’aver nascosto il coltello da marine in un controsoffitto. I magistrati hanno proceduto alle verifiche sul posto, insieme con i difensori dei due giovani, anche perché la stanza oggetto della vicenda è stata sequestrata. L’intero contenuto delle valigie è stato messo all’attenzione degli investigatori per analisi e riscontri, si aggiunge. In quegli stessi momenti e’ atterrato in Italia il padre di Finnegan Lee Elder: “La prima cosa che vorrei sapere e’ quale e’ la prassi burocratica per poter rivedere in carcere mio figlio”, ha detto Ethan Elder appena atterrato a Fiumicino. L’uomo, che si trova attualmente in un hotel di lusso nella Capitale, ha parlato anche della decisione di cambiare legale, “dovuta ad un cambio di strategia voluto dalle autorita’ consolari americane. Immagino che tutte le possibilita’ saranno valutate”, ha concluso. Ethan Elder si e’ detto anche “molto preoccupato” per la salute del figlio, alla luce della “foto di Natale Hjorth bendato vista su vari siti. Spero che mio figlio sia assistito da un medico. Mia moglie e’ disperata. Siamo stati rassicurati e ci e’ stato detto che non e’ stato maltrattato”. La famiglia di Elder ha detto all’emittente Abc7 di aver organizzato il viaggio di Finnegan da solo in Italia sperando di allontanarlo dalla sua cerchia di amici. I genitori hanno poi prenotato una stanza per una notte all’Hotel Meridian a Roma, per incontrare il suo amico ed ex compagno di scuola Gabe Natale, nella capitale già da qualche giorno per vedere suo nonno, che vive fuori città.

 

Cronache della Campania@2019

L’oroscopo di oggi: la giornata segno per segno

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Oroscopo, cosa ci aspetta oggi 1 agosto secondo lo Zodiaco.

Ariete – Prendetevi una pausa prima di affrontare una situazione professionale nuova e con parecchie incognite. In amore aspettate tempi migliori.

Toro – Un pizzico di interesse in più per la vostra attività professionale può solo migliorare le cose. Una eccitante nuova relazione sentimentale.

Gemelli – Nel lavoro rischiate molte delusioni se non vi muovete con la dovuta cautela. In amore certe decisioni vanno meditate a lungo.

Cancro – Pretendente che si faccia chiarezza nei termini delle vostre collaborazioni professionali. Ottimo inizio per un amore nuovo di zecca.

Leone – Accettate un incarico di lavoro che la vostra lungimiranza giudicherà interessante. Evitate equivoci con il partner.

Vergine – È tempo di lavorare sodo e seriamente se volete dare una svolta alla professione. In amore non mancano le occasioni di nuovi incontri.

Bilancia – Guardate con un occhio più attento la situazione per capire in che direzione andare nel lavoro. L’amore procede alla grande.

Scorpione – Le critiche rivoltevi per ragioni professionali devono spronarvi a fare sempre meglio. Non c’è motivo di deprimersi. In amore fidatevi del cuore.

Sagittario – Non potete rispondere a una proposta di collaborazione prima di averci attentamente riflettuto. Rapporti affettivi seri.

Capricorno – Grazie al vostro equilibrio potrete uscire nel modo migliore da una delicata situazione lavorativa. In amore siete troppo incostanti

Acquario – Usate la logica oltre all’istinto: nel lavoro non potete permettervi passi falsi. Non siete sicuri dei vostri sentimenti e vi conviene non sbilanciarvi.

Pesci – Nel lavoro non perdete le speranze: un’occasione arriverà. State vivendo una bella storia d’amore: non rovinate tutto per la gelosia.

Cronache della Campania@2019

Gli Usa confermano: morto il figlio di Osama Bin Laden

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Il figlio di Osama Bin Laden, Hamza Bin Laden, a lungo considerato l’erede della leadership di al Qaeda e che aveva ripetutamente minacciato di attaccare gli Stati Uniti, e’ morto. Lo riferisce la stampa statunitense, che cita alcuni funzionari. Hamza Bin Laden sarebbe stato ucciso negli ultimi due anni, durante l’amministrazione Trump, ma la conferma della sua morte ha richiesto tempo, hanno detto i funzionari. Le fonti non hanno fornito i dettagli di dove o quando sarebbe morto il giovane Bin Laden o se gli Stati Uniti abbiano avuto un ruolo. Secondo il “New York Times” pero’ il governo degli Stati Uniti avrebbe avuto un ruolo non meglio specificato nell’operazione che ha ucciso il giovane Bin Laden. Hamza Bin Laden sarebbe stato ucciso prima che il dipartimento di Stato Usa annunciasse a febbraio una ricompensa da 1 milione di dollari in cambio di informazioni su dove si trovasse. Lo stesso presidente Donald Trump si e’ rifiutato oggi, 31 luglio, di commentare le indiscrezioni della stampa alla Casa Bianca. “Non voglio commentarlo. Non voglio commentare questo”, ha detto. L’ultima dichiarazione pubblica conosciuta di Hamza Bin Laden, rilasciata da al Qaeda nel 2018, includeva minacce contro l’Arabia Saudita, nella quale invitava la popolazione della penisola arabica a ribellarsi.

Cronache della Campania@2019

Il Consiglio dei ministri proroga per sei mesi lo scioglimento dei Consigli comunali di Caivano e Calvizzano

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Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Sinopoli (Reggio Calabria), dove sono emerse “forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”. La gestione e’ stata affidata a una Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi. Inoltre, a norma dello stesso articolo, in considerazione della necessità di completare l’azione di ripristino dei principi di legalità all’interno delle amministrazioni comunali, il Cdm ha deliberato la proroga per sei mesi dello scioglimento dei Consigli comunali di Mattinata (Foggia), Scilla (Reggio Calabria), Strongoli (Crotone) Bompensiere (Caltanissetta), Caivano (Napoli), Calvizzano (Napoli), Briatico (Vibo Valentia) e San Gregorio d’Ippona (Vibo Valentia).

Cronache della Campania@2019

Ordine degli Avvocati di Nola, il Tar conferma Visone presidente

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Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Avvocato Domenico Visone, a maggior chiarimento delle dolorose vicende che hanno riguardato l’Ordine presieduto e che hanno visto il sovvertimento del risultato del suffragio elettorale, comunica che il TAR Campania – Sezione di Napoli, nella persona del Presidente della Sezione VIII, ha sospeso, giusto decreto emesso in data odierna e pronunciato sul ricorso RG 3245/2019, la delibera consiliare assunta dal COA in data 25/26.07. 2019, più esattamente nella parte del deliberato in cui è stato riaperto il verbale dal Consigliere Anziano, dopo che i lavori erano stati chiusi da Visone stesso.

L’adito Giudice Amministrativo, sollecitato su istanza del presidente Visone e dei Consiglieri del COA Giuliana Albarella, Francesco Boccia, Gian Vittorio Sepe, Salvatore Travaglino e Maria Viscolo, ha, altresì, sospeso, oltre alla delibera, ogni successivo atto adottato, ivi compresa la convocazione del COA, in sessione straordinaria, disposta per il giorno 01.08.2019.

Il rispetto dovuto, da parte di questo Presidente e dei Consiglieri tutti proponenti il ricorso, nei confronti delle decisioni, adottate ed adottande dall’investita Magistratura Amministrativa, impone la necessaria cautela nelle delicate e successive fasi che involgono l’attività del COA, al cui interesse primario di buon funzionamento, trasparenza e legalità – per conto di tutti gli iscritti – questa Presidenza si è sempre ispirata ed ha sempre agito. “Continuerò la mia battaglia, senza infingimento alcuno, a disposizione dell’intera Classe Forense Nolana, che mi onoro di rappresentare”, dichiara Domenico Visone.

Cronache della Campania@2019


Estorsioni, blitz tra Campania e Veneto: 5 misure cautelari

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Dalle prime ore della mattinata, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino sono impegnati nel Vallo di Lauro e nella provincia di Verona per l’esecuzione di cinque misure cautelari per estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’inchiesta ha fatto luce su un giro di tangenti che i clan dell’Avellinese avevano messo i piedi ai danni di alcuni imprenditori veneti.

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Caso Rega, il padre dell’italo americano: ‘Mio figlio non sapeva che l’amico avesse il coltello’

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Il padre di Gabriel Christian Natale-Hjort, uno dei due americani ( e che ha origini italiane) in arresto per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ieri ha visitato il figlio in carcere, e ha detto che il ragazzo non sapeva che il suo amico avesse con se’ un coltello. Fabrizio Natale ha poi ribadito che il ragazzo ‘non riesce a darsi pace per quello che è successo. L’uomo ha rilasciato una dichiarazione attraverso un avvocato dopo aver fatto visita al figlio in carcere, un incontro che Natale ha definito “molto duro per entrambi. Siamo molto turbati dalla situazione in cui si trova – aggiunge Natale tramite il legale che difende il figlio non ancora ventenne – ma siamo tutti pienamente convinti della sua innocenza”. L’amico Finnegan Lee Elder ha aggredito il militare in borghese con un coltello militare che aveva portato con se’ dagli Stati Uniti. Undici fatali coltellate che lui stesso ha poi confessato di avere inflitto. Il padre di Gabriel Natale ha detto che suo figlio “non avrebbe mai immaginato che ci sarebbe stato un confronto e non sapeva che il suo amico fosse armato”.

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Lotteria Italia: 37 premi minori dimenticati per oltre 1 milione di euro

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Nell’ultima edizione della Lotteria Italia 2018/19 sono stati in totale 37 i biglietti non riscossi, sei di seconda fascia – per un importo di 300mila euro – e 31 di terza fascia – per un valore di 775mila euro – per un totale di 1,07 milioni di euro. Ben 15 tagliandi su 37, -come riporta l’agenzia di stampa specializzata Agimeg- il 40% del totale, sono stati staccati in autostrada e nelle stazioni di servizio. Il Lazio è la regione che ne ha dimenticati di più, ben 11 (uno su tre, il 30% del totale), con Roma prima città in Italia con il primato negativo di sei premi non riscossi tra seconda e terza fascia. La Lombardia è seconda in questa speciale classifica con 5 premi non riscossi, poi Campania e Toscana con 4, seguono Emilia Romagna e Veneto con 3, Calabria con 2, poi una vincita dimenticata a testa per Sardegna, Liguria, Piemonte, Sicilia e Trentino Alto Adige. Dal 2002, come ricorda l’agenzia Agimeg, non sono stati complessivamente ritirati premi per oltre 28,2 milioni di euro. Il record in termini assoluti spetta all’edizione 2008-2009, quando un giocatore di Roma non ritirò il primo premio da 5 milioni di euro, poi messo nuovamente in palio l’anno successivo.

Ammonta invece a 1,07 milioni di euro la cifra dei premi di seconda e terza fascia non riscossi della Lotteria Italia 2018/19. A questi – rende noto ADM – si aggiungono 18.250 euro che 61 rivenditori hanno dimenticato di richiedere. Tutti riscossi invece i premi di prima categoria, tra cui il primo premio da 5 milioni finito a Sala Consilina, in provincia di Salerno, venduto sulla A3 Salerno-Reggio Calabria. Per il secondo anno consecutivo, nessuna distrazione da parte dei giocatori che hanno ritirato tutte le vincite di prima fascia (da 5, 2,5, 1,5, 1 e 0,5 milioni di euro) entro i 180 giorni di tempo previsti dal regolamento, mentre più ‘distratti’ i possessori dei tagliandi vincenti di seconda e terza fascia

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Relazione della Dia, l’avvocato di Domenico Arlistico: ‘Da anni lavora e nessun legame con la criminalità’

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L’avvocato Fabio Marfella, difensore di Domenico Arlistico, a proposito della pubblicazione della relazione per il secondo semestre del 2018 della Direzione Investigativa Antimafia in cui si afferma che i comuni di Pollena Trocchia e Massa di Somma sarebbero sotto l’influenza criminale del clan Arlistico-Terracciano, fa alcune precisazioni.

“Intervengo, dunque, quale difensore del sig. Arlistico Domenico, che conosco e seguo oramai da anni, con l’intenzione di fornire informazioni a chiarimento che possano integrare e specificare la relazione della DIA richiamata nell’articolo: alla pag. 180 della “relazione semestrale al Parlamento”, quale unico inciso certamente inidoneo giustificare la notizia della attuale persistenza del clan Arlistico-Terracciano su quei territori si legge:”A Pollena Trocchia si confermano segnali di ripresa del sodalizio ARLISTICO-TERRACCIANO ed il suo tentativo di spingersi verso i comuni di Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio.”
Nulla più.

Corre, allora l’obbligo di specificare alcune circostanze:

1) giammai nella relazione al Parlamento appena sopra citata si offre contezza della persistenza ed operatività del ritenuto clan “Arlistico-Terracciano”, limitandosi la DIA a registrare “segnali di ripresa”. Formula tanto vaga quanto ambigua e certamente insufficiente a fondare giudizi positivi di attuale operatività del clan;

2) Nel corso degli ultimi anni (dal 2001 ad oggi) nessun procedimento a carico di Arlistico Domenico è stato intrapreso per reati di tipo associativo. Anzi, con estrema fatica, l’Arlistico si adopera per svolgere una vita sana, lontana dai circuiti devianti, dedito da anni a lecita attività lavorativa, attraverso la quale provvede al soddisfacimento delle esigenze proprie e della sua famiglia.

3) le medesime considerazioni valgono anche per i suoi germani Terracciano,  alcuni dei quali hanno abbandonato i luoghi di provenienza proprio per iniziare una nuova vita.

Non sembra cioè, che vi siano elementi che possano far ritenere persistente ovvero in via di ripresa il ritenuto clan “Arlistico-Terracciano”, oramai inoperativo dal oltre due lustri.

Tanto mi sembrava doveroso innanzitutto per offrire alla notizia la verità e la continenza che merita (nemmeno la DIA dice che il clan è tuttora operante) ma soprattutto perché il percorso di vita intrapreso dall’Arlistico Domenico rappresenta quasi un unicum nel panorama partenopeo, indice evidente che, almeno a volte, il sistema di rieducazione e recupero sociale conseguente all’applicazione della pena può funzionare.

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La Cassazione conferma la condanna per le quattro donne del clan Marotta specialiste di furti nelle gioiellerie

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La Cassazione rigetta ricorso di quattro donne del clan Marotta per i furti nelle gioiellerie
Confermati dunque  i quattro arresti al clan Marotta di Agropoli.Si tratta di Antonina Marotta (48 anni),  Silvana Marotta (36 anni), Antonietta Marotta (50 anni) e Isabella Marotta (45 anni).
Per tutte e quattro è stata confermata la condanna comminata a fine 2017 dalla Corte di Appello di Napoli per aver rubato preziosi in tre gioiellerie. I legali delle donne avevano sollevato diversi vizi di motivazione nel ricorso. Era state messa in discussione l’attendibilità delle immagini di videosorveglianza nei negozi al fine corretto riconoscimento delle imputate. Dalle immagini si evincerebbe che le quattro complici avessero solo toccato e non rubato i gioielli.

Cronache della Campania@2019

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