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Channel: Cronache della Campania
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Morto il detenuto aggredito nel carcere di Avellino da altri carcerati

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Continuano gli eventi critici che coinvolgono le carceri campane, le ultime notizie continuano a giungere dalla Casa Circondariale di Avellino dove, nell’ultimo periodo, si sono susseguiti gravissimi episodi di violenza in danno di poliziotti penitenziari nonché inauditi atti di violenza tra detenuti appartenenti a diverse fazioni. Negli scorsi giorni sempre nel carcere di Avellino sono stati rinvenuti all’interno di una cella sei telefoni cellulari che venivano utilizzati da detenuti appartenenti al circuito alta sicurezza.
Ricordiamo, inoltre, la violenta aggressione avvenuta negli ultimi giorni del mese di agosto, dove alcuni detenuti di origine italiana, si sono prepotentemente introdotti in una cella occupata da altri detenuti di nazionalità estera e li hanno violentemente malmenati, tanto che uno dei due detenuti vittima della feroce aggressione è addirittura finito in coma ed oggi, Purtroppo è deceduto, mentre l’altro ha entrambe le braccia fratturate. In merito a questa escalation di violenza il Segretario Generale del Sindacato “S.PP.” Aldo DI GIACOMO afferma: “abbiamo denunciato la grave situazione delle carceri Campane ormai da tempo, strutture che per diversa natura sono ormai fuori da ogni controllo di legalità, la situazione è drammatica un po’ ovunque, ma la Campania, anche in virtù della popolazione detenuta presente e della diffusa criminalità organizzata presente su tutto il territorio regionale, è una realtà che andrebbe gestita in maniera totalmente differente da come invece avviene. In Campania come nella stragrande maggioranza delle strutture penitenziarie del paese lo Stato ha perso il controllo. Ciò che sta accadendo nel carcere di Avellino è inaccettabile, dimostra tutta la inadeguatezza gestionale di chi è ai vertici della struttura che, a nostro avviso, dovrebbe essere immediatamente rimosso dall’incarico.” Ciò che ci indigna è la testarda volontà ideologica di portare avanti scelte che si sono mostrate fallimentari e dannose per il sistema, che hanno permesso di far diventare dei servitori dello Stato, i Poliziotti Penitenziari, carne da macello ed ultimo baluardo di legalità all’interno delle carceri, sempre più isolati ed abbandonati ad un triste destino. In questi ultimi anni, tanto il mondo della politica quanto i vertici dell’amministrazione penitenziaria, hanno mostrato la totale inadeguatezza nella gestione delle carceri, adottando sempre più la c.d. politica dello struzzo, rifiutandosi di guardare in faccia alla realtà, fingendo sempre che tutto andasse bene, facendo finta di non accorgersi che il castello di sabbia che stavano cercando di costruire, di giorno in giorno si sgretolava nella più totale indifferenza delle Istituzioni. Noi del Sindacato Polizia Penitenziaria “S.PP.”, afferma Di Giacomo, non ci siamo mai nascosti,
abbiamo sempre denunciato le inefficienze del sistema, abbiamo manifestato ad ogni livello il nostro disappunto ed il nostro sdegno giungendo sino al Presidente della Repubblica, purtroppo, e lo diciamo con rabbia e non con rassegnazione, nulla si muove. Situazioni come quelle di Avellino sono davvero inaccettabili, noi riteniamo che uno Stato, che possa
definirsi tale, non può e non deve accettare di non avere il controllo delle sue strutture, in questo caso delle carceri, permettendo ai mafiosi ed ai camorristi di continuare a comandare e gestire le organizzazioni criminali dall’interno dei penitenziari che invece dovrebbero essere luoghi atti a garantire l’isolamento dalla società di pericolosi criminali. Il sistema carceri Italiano dimostra il totale fallimento del mondo della politica che dimenticando di amministrare un paese che vede la presenza storica di organizzazioni criminali efferate ( Mafia, ‘Ndranghera, Camorra, Sacra Corona Unita ed oggi le mafie dell’est Europa e la feroce mafia nigeriana), contrariamente ad ogni logica di tutela per la sicurezza del paese e dei suoi cittadini, credendo di essere a Stoccolma, si è inventata la cosiddetta vigilanza dinamica, che ha consegnato in maniera definitiva il controllo delle carceri alla criminalità organizzata.

Cronache della Campania@2019


Apple: presenta Arcade, piattaforma di videogiochi disponibile dal 19 settembre

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L’evento Apple allo Steve Jobs Theater di Cupertino, all’interno dell’Apple Park, si e’ aperto con la presentazione di Apple Arcade, il servizio di videogiochi in abbonamento che sara’ disponibile dal 19 settembre con oltre 100 giochi a 4,99 dollari al mese, in 150 Paesi. Apple Arcade era stato annunciato a marzo, senza che fossero forniti una data di lancio o maggiori informazioni sul servizio. L’attesa pero’ e’ soprattutto per i nuovi iPhone e per altri sorprese che l’evento potrebbe riservare. Il Ceo Tim Cook, all’inizio della presentazione, ha detto: “Sara’ una grande mattinata, con alcuni grandi annunci”.

Cronache della Campania@2019

Perdono l’aereo e lo rincorrono in pista, bloccati e multati

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Erano fermi al bar dell’aeroporto e non hanno sentito per tre volte la voce che chiamava il loro volo: quando hanno scoperto che stava partendo, hanno aperto una porta d’emergenza e rincorso l’aereo fino alla pista. E’ accaduto oggi all’aeroporto di Cagliari-Elmas, protagonisti un sardo di 54 anni e un suo amico inglese di 40. I due dovranno pagare una multa di 2.064 euro a testa. Questa mattina dovevano partire con un volo per Londra. Probabilmente sono arrivati in anticipo in aeroporto e si sono fermati al bar a bere qualcosa. Un bicchiere dopo l’altro, non si sono accorti della voce che li richiamava al gate. Solo all’ultimo minuto si sono resi conto che l’aereo stava per partire: hanno raggiunto l’uscita, spalancato la porta d’emergenza, dotata di allarme e con il bagaglio a mano sotto braccio si sono messi a rincorrere l’aereo che intanto stava raggiungendo la pista. I due sono stati immediatamente bloccati dagli agenti del Polaria. Con i poliziotti hanno cercato di giustificarsi ma non e’ servito per evitare la multa salata, i due dovranno pagarsi anche un biglietto per un altro volo verso Londra.

Cronache della Campania@2019

Stadi chiusi alle donne in Iran, morta la tifosa che si era data fuoco per protesta

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Sui social la chiamavano “la ragazza in blu”, come il colore della sua squadra del cuore, l’Esteghlal di Teheran. Una passione per il calcio frustrata in Iran dall’esclusione delle donne dagli stadi, imposta dopo la Rivoluzione islamica del 1979. Un divieto che Sahar Khodayari ha sfidato fino alla morte. La 30enne tifosa e’ deceduta per le gravi ustioni riportate sul 90% del corpo dopo essersi data fuoco la scorsa settimana davanti a un tribunale di Teheran. Un gesto compiuto dopo essersi sentita dire che rischiava sei mesi di prigione per aver realizzato il suo sogno: entrare allo stadio Azadi della capitale iraniana per una partita dell’Esteghlal, allenato ora dall’italiano Andrea Stramaccioni, coinvolto in una recente polemica con il club per un visto scaduto che l’ha bloccato nel Paese. Era il 12 marzo scorso quando la polizia religiosa degli ayatollah ha fermato Khodayari allo stadio, avvolta in un lungo soprabito e con in testa una parrucca blu – sempre in omaggio alla sua squadra – per cercare di mimetizzarsi tra gli uomini. A tradirla e’ stata forse anche una sua foto sulle tribune inviata alla sorella. Quel giorno, la sua squadra sfidava gli emiratini dell’Al Ain nella Champions League asiatica. Ma per lei la partita s’e’ interrotta. Qualcuno l’ha notata ed e’ stata fermata. Dopo aver trascorso tre notti nel carcere femminile di Gharchak Varamin a Teheran – pessima fama tra le ong quanto a condizioni di detenzione – era stata rilasciata, ma le era stato sequestrato il cellulare. Quando e’ andata a farselo restituire, ha saputo che in prigione rischiava di tornarci e non ha resistito. La magistratura iraniana precisa che una sentenza non era ancora stata emessa, mentre sull’onda delle polemiche la vicepresidente con delega alle Donne e alla Famiglia, Massoumeh Ebtekar, ha chiesto di aprire un’inchiesta sulla morte. Nei giorni scorsi non erano mancati i tentativi di delegittimarla, parlando del gesto di una squilibrata perche’ la donna avrebbe sofferto di disturbi bipolari. Ma il caso ha suscitato forte indignazione sui social e riportato in primo piano le polemiche sul divieto. La Fifa ha ripetutamente chiesto a Teheran passi avanti verso una liberalizzazione, ma le aperture sono state finora di facciata. Come agli ultimi Mondiali, quando alcune tifose hanno seguito la nazionale in trasferta in Russia, o lo scorso novembre per la finale della Champions asiatica, disputata dal Persepolis allo stadio di Teheran, dove sono potute entrare ma solo su invito e in un settore dedicato. Il mese prossimo, per le qualificazioni ai Mondiali contro la Cambogia, le donne potrebbero essere di nuovo ammesse. La polemica pero’ infuria. E anche alcune star del calcio locale si sono schierate. L’ex giocatore del Bayern Monaco Ali Karimi – 127 partite con la nazionale – ha invitato i tifosi a boicottare gli stadi, mentre Andranik Teymourian, primo capitano cristiano dell’Iran, ha auspicato di vedere un giorno uno stadio a Teheran intitolato a Khodayari.

Cronache della Campania@2019

Apple lancia l’iPhone 11 in tre modelli, uno più economico

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Apple lancia l’iPhone 11, in tre nuove varianti, ricalcando lo schema dello scorso anno. Arriva l’iPhone 11 con un prezzo più basso, a partire da 699 dollari, un iPhone Pro e un iPhone Pro Max. Questi ultimi due hanno rispettivamente un display Oled da 5,8 pollici e da 6,5 pollici, e un comparto fotografico potenziato: tre fotocamere nel retro racchiuse in un blocco quadrato. L’iPhone 11 avrà un’ora in più di batteria e sarà migliorata l’efficienza energetica del display. Inoltre il suo nuovo chip ‘A13 Bionic’ dovrebbe offrire un vantaggio tecnico ad Apple rispetto ai concorrenti, mentre l’iPhone sta perdendo terreno in un mercato globale per smartphone in frenata. La presentazione allo Steve Jobs Theater e’ stata come sempre molto scenica (ricca di video) ma anche molto tecnica.

Cronache della Campania@2019

Estrazioni del Lotto e numeri vincenti 10eLotto

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Ecco le estrazioni del Lotto di oggi:

BARI 81 36 73 71 63

CAGLIARI 55 70 15 42 09

FIRENZE 02 46 04 49 65

GENOVA 16 03 78 69 36

MILANO 28 33 54 59 12

NAPOLI 17 78 53 75 42

PALERMO 51 40 72 73 47

ROMA 83 66 58 22 21

TORINO 34 82 29 35 12

VENEZIA 24 28 32 68 84

NAZIONALE 22 49 61 25 80

10eLOTTO

NUMERI VINCENTI 02 03 16 17 24 28 33 34 36 40 46 51 55 66 70 73 78 81 82 83 NUMERO ORO:81 DOPPIO ORO:81 36

Cronache della Campania@2019

Prende a calci e pugni i poliziotti alla stazione: arrestato

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Poco dopo la mezzanotte, nella stazione di Salerno, gli Agenti della Polfer rispondevano ad una richiesta di intervento al binario 1 dove veniva segnalata una persona che molestava i viaggiatori. Sul posto, gli agenti individuavano il soggetto e gli chiedevano i documenti per procedere alla sua compiuta identificazione.
Alla richiesta, il cittadino inglese, prima rispondeva inveendo nei confronti dei poliziotti e poi vi si scagliava contro, colpendoli con calci e pugni. Vista la veemenza del soggetto, si rendeva necessario anche l’intervento di una volante della Questura di Salerno i cui poliziotti, giunti in stazione, alla stessa stregua venivano colpiti con calci e pugni.

Cronache della Campania@2019

Superenalotto, nessun 6 ne5+. Realizzati cinque 5 da 40mila euro. Il Jackpot arriva a 63,9 milioni di euro

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Nessun “6”, ne’ “5+1” al concorso odierno del Superenalotto. Realizzati cinque 5 che si portano a casa poco più di 40mila euro ciascuno. Il Jackpot disponibile per il  prossimo “6” sale a 63.900.000,00 euro.

Questa la combinazione vincente del concorso

SUPERENALOTTO: 15-16-21-49-50-83. Numero jolly: 20. Numero Superstar: 22.

Queste le quote del Concorso Superenalotto/SuperStar n.109 di oggi:

Superenalotto

Punti 6: NESSUNO

Punti 5+: NESSUNO

Punti 5: 5 totalizzano Euro: 40.226,33

Punti 4: 520 totalizzano Euro: 399,60

Punti 3: 21.866 totalizzano Euro: 28,33

Punti 2: 360.277 totalizzano Euro: 5,31

SUPERSTAR

Punti 6SB: NESSUNO

Punti 5+SB: NESSUNO

Punti 5SS: NESSUNO

Punti 4SS: 3 totalizzano Euro: 39.960,00

Punti 3SS: 100 totalizzano Euro: 2.833,00

Punti 2SS: 2.050 totalizzano Euro: 100,00

Punti 1SS: 13.320 totalizzano Euro: 10,00

Punti 0SS: 29.680 totalizzano Euro: 5,00

Vincite Immediate: 14.757 totalizzano Euro: 368.925,00

Montepremi disponibile per il prossimo 6 Euro: 63.900.000,00

Cronache della Campania@2019


Napoli, alla Mensa dei Poveri di santa Lucia anche i barbieri gratis per clochard e senza tetto

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Napoli. Mentre gli altri colleghi riposano, loro invece si dedicano ai poveri e alle persone bisognose. Sono due barbieri napoletani, Raffaele Mormone e Nello Cormino che da tempo ogni lunedì, durante il giorno di chiusura della loro attività, vanno nei locali della Mensa dei Poveri di Santa Lucia” che si trova nell’omonimo quartiere napoletano, per dare una mano ai poveri. Fanno barba e capelli ai poveri e ai bisognosi. “Siamo qui -spiegano-dove ci manda il signore. Perché noi siamo sui discepoli e dove il signore ci dice di andare noi andiamo.Siamo ubbidienti alla sua parola e andiamo dove c’è bisogno del nostro operato per aiutare quelli che stanno in difficoltà. E’ Gesù che ci spinge a fare questo.  Ringraziamo la signora Dora che ci dà lo spazio per aiutare queste persone che sono in difficoltà. Noi lo facciamo con tutto il tutto il cuore perché queste persone sono abbandonate dagli uomini ma non da Dio”. La Mensa dei poveri di Santa Lucia da 10 anni aiuta i bisognosi, i senza fissa dimora e clochard distribuendo 60 pasti a pranzo ogni giorno e due volte a settimana anche per la cena grazie all’aiuto di tutta la comunità del quartiere e dal parroco provvedono anche al vestiario.

 Carlo Landolfi

Cronache della Campania@2019

Governo: partita aperta sui 42 sottosegretari, rivolta in M5s

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Toni accesi, animi surriscaldati, aspiranti in attesa e scontenti sulle barricate. Nel Movimento 5 Stelle si infiamma il confronto sulla scelta dei sottosegretari. L’obiettivo, per il premier Giuseppe Conte, e’ fare “il prima possibile”, per permettere al governo di “governare”: solo dopo aver completato la squadra con i 42 sottosegretari si potra’ andare a regime. Ai Cinque stelle ne andrebbero tra i 22 e i 23, al Pd tra i 17 e i 18, a Leu 1 o forse 2. L’obiettivo e’ farli giurare giovedi’, quand’e’ convocato il Consiglio dei ministri. Ma le liti dentro i partiti minacciano di far slittare tutto. Una riunione di maggioranza domani sera dovrebbe essere decisiva. In una saletta del Senato, mentre in Aula va in scena il dibattito sulla fiducia, si riuniscono i dirigenti M5s delle commissioni finanze e bilancio di Camera e Senato: secondo il metodo indicato da Luigi Di Maio, entro mercoledi’ mattina, devono consegnare rose di cinque nomi per i ministeri di loro competenza. C’e’ chi ipotizza uno schema che preveda tre tecnici e due politici, o viceversa. Sono indicati alcuni criteri: dalla partita sono esclusi i presidenti delle commissioni, che il Movimento 5 stelle dovrebbe tenere dunque per se’, senza cedere posti al Pd. Il metodo non piace, si litiga sui nomi. I toni si alzano, il vociare si sente da fuori. “Tanto alla fine decide tutto Di Maio”, lamenta piu’ d’uno. E’ questo anche il senso, non dichiarato, della nota congiunta diramata dai presidenti di commissione M5s della Camera, quasi tutti “ortodossi”: “Il Movimento non e’ un ufficio di collocamento”, avvertono Marta Grande, Filippo Gallinella, Carla Ruocco, Giuseppe Brescia, Marialucia Lorefice, Gianluca Rizzo e Luigi Gallo, invitando a scegliere “le figure migliori del gruppo e non solo”. Si discute, in maniera meno plateale, anche nel Pd, dove alcune caselle sono definite ma la squadra e’ ancora soggetta a modifiche. Niente rose di candidati, in questo caso: spirito unitario ed equilibrio territoriale, sono i criteri del Nazareno. Ma la discussione e’ accesa anche all’interno delle singole correnti: i nomi renziani, per dire, non sono ancora definiti. Dario Franceschini, che ha anche un colloquio con Matteo Renzi, punterebbe a una stretta sulla lista Pd domani. Conte sara’ tutto il giorno a Bruxelles, ma avrebbe chiesto di ricevere i desiderata dei partiti mercoledi’ sera, in modo da permettere il giuramento giovedi’. Ma nei partiti c’e’ pessimismo sulla possibilita’ di fare in tempo: slitterebbe tutto al giovedi’ successivo. La definizione della squadra comunque partira’ proprio dalla presidenza del Consiglio, dove il segretario generale Roberto Chieppa ha declinato l’offerta di fare il sottosegretario. Al Pd dovrebbe andare la delega all’editoria e probabilmente anche quella agli enti locali (inclusa Roma capitale). Il M5s (in forse Riccardo Fraccaro gia’ sottosegretario a Palazzo Chigi), dovrebbe avere le Riforme. Ma e’ nell’incastro tra le caselle che si definiranno i ruoli. Nel Movimento, ad esempio, la battaglia e’ accesa sul ministero dell’Economia, dove sembra destinato ad arrivare il Dem Antonio Misiani e dove Laura Castelli punterebbe alla conferma da viceministro, cui ambirebbe anche Stefano Buffagni. Pierpaolo Sileri alla Sanita’, Gianluca Gaetti all’Interno, Francesco D’Uva alla Cultura, sono alcuni degli altri nomi che circolano tra i 5s. In casa Pd si citano Luigi Marattin a un ministero economico, Gian Paolo Manzella all’Energia, Roberto Morassut agli Enti locali, Lia Quartapelle agli Esteri con il pentastellato Manlio Di Stefano. Ma le caselle sono mobili, le riunioni ancora tante. Il rischio slittamento elevato.

Cronache della Campania@2019

Scossa di terremoto di magnitudo 2,3 in provincia di Perugia

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Un terremoto di magnitudo 2,3 e’ avvenuto in zona Pietralunga, provincia di Perugia, alle 20:33 ora italiana, con coordinate geografiche (latitudine, longitudine) 43.44, 12.36 ad una profondita’ di 7 km. La scossa e’ stata localizzata dalla sala sismica Ingv di Roma.

Cronache della Campania@2019

Ctp, la crisi continua. L’USB: ‘La politica continua ad essere assente’

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Napoli. L’Unione Sindacale di Base, ancora una volta, denuncia i ritardi da parte della Regione Campania e della Città Metropolitana di Napoli nell’assicurare gli strumenti idonei affinché venga garantito il diritto alla mobilità dei cittadini ed una sana occupazione per i dipendenti della CTP (Compagnia Trasporti Provinciale).
Servizio a singhiozzo e corse soppresse. Dal deposito di Arzano, quotidianamente, a fronte delle 150 vetture programmate, ne vengono messe in esercizio solo 20. Tra l’altro, gli autobus vanno a rifornirsi presso distributori privati ormai da diversi mesi, con costi e danni smisurati. Non va meglio nel deposito di Teverola dove a fronte dei 130 previsti ne escono solo 50. L’unico deposito in cui riesce a fornire un livello accettabile di servizio (85%) è quello di Pozzuoli.
“Continueremo ad opporci, come finora fatto, allo sfascio del TPL – afferma Peppe Ferruzzi del Coordinamento USB Lavoro Privato – non lasceremo che l’immobilismo decisionale della politica possa regalare ai privati la gestione del servizio pubblico. Bisogna attivare un concreto piano di sostituzione e manutenzione dei bus. Ricercare intese per salvare l’Azienda ed i livelli occupazionali, costruire un argine politico e strutturale al rullo compressore delle privatizzazioni e del ridimensionamento del trasporto pubblico. A rimetterci sono anche e soprattutto i lavoratori, che vivono in una continua e angosciante incertezza professionale – continua Ferruzzi – una situazione che si riflette, ovviamente, sui disagi arrecati all’utenza che resta così sprovvista del servizio. *In tutto questo marasma c’è chi pensa ad indire concorsi interni all’azienda, cercando posti di comodo per i soliti noti privilegiati, aggravando così ulteriormente la già disperata situazione economico-finanziaria aziendale.* Chiediamo al Sindaco della Città Metropolitana di dare la massima priorità all’espletamento del servizio, senza cedere ai ricatti ed ai veti incrociati.Di riconsiderare la proposta, avanzata in campagna elettorale e sostenuta dalla nostra Organizzazione Sindacale, di costruire un’unica Azienda di Trasporto a scala metropolitana (ANM e CTP), opponendosi allo scellerato disegno antisociale di privatizzazione del settore, portato avanti da anni dal Presidente della Regione Campania ”.

Cronache della Campania@2019

Moria di pesci a Forio d’ Ischia, indaga la Guardia Costiera

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Centinaia di pesci e decine di ratti morti sono affiorati a galla questa mattina nelle acque del porto di Forio d’ Ischia, davanti a residenti e turisti. La Guardia Costiera ha effettuato prelievi di esemplari di pesci e di ratti, che sono stati inviati per le analisi tossicologiche all’ Istituto Zooprofilattico di Napoli. La causa della moria di pesci sarebbe da ricercare in un pesante intervento di derattizzazione effettuato nei giorni scorsi nel territorio del Comune di Forio d’ Ischia, in particolare nel bacino fognario di via Monsignor Schioppa. La pioggia caduta nelle ultime ore avrebbe convogliato verso lo scarico fognario presente nel porto di Forio anche una considerevole quantità di veleno per topi che avrebbe poi determinato la morte anche di numerosissimi pesci.

Cronache della Campania@2019

Bimbo morto a Montesano schiacciato da una cisterna: domani i funerali, scuole chiuse per lutto

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Si terranno nella chiesa del Sacro Cuore Eucaristico di Montesano Scalo i funerali di Luigi Marino, il bimbo morto per lo schiacciamento del cranio, provocato dalla caduta di una cisternaLa tragedia ha profondamente scosso la comunità di Montesano sulla Marcellana. In segno di lutto e vicinanza alla famiglia, le scuole resteranno chiuse domani, mercoledì 11 settembre, nel giorno dei funerali che saranno officiati alle ore 10.30. Non si entrerà a scuola neppure a Casalbuono.

Cronache della Campania@2019

Il figlio di Della Corte: ‘Che giustizia è questa? Che esempio viene dato? Anche i premi ai baby killer?’

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Sdegno e rabbia per la decisione di concedere un permesso premio per la festa dei 18 anni di Ciro U. uno dei tre killer del vigilante Francesco Della Corte, preso a sprangate e ridotto in fin di vita fino a provocarne poi la morte, il 3 marzo 2018 a Napoli, dal branco che gli voleva prendere la pistola. Le immagini del compleanno sono finite sui social scatenando la reazione dei familiari della vittima. “E’ una vergogna, ma come è possibile che un killer, dopo solo un anno di galera, esca in permesso premio per festeggiare i suoi 18 anni?”. A parlare è Giuseppe, il figlio di Franco Della Corte. E’ rimasto incredulo di fronte alla notizia che uno degli assassini del padre abbia potuto usufruire di un permesso premio e festeggiare. “Sono stati troppo morbidi con gli assassini di mio padre – dice – Capisco che e’ la legge, che era il rito abbreviato, ma già la condanna è stata irrisoria. Anche il premio. Capisco che chi gli ha concesso l’uscita poteva farlo, ma proprio non ne capisco il motivo”. “Quello è un assassino, ha ucciso mio padre, un uomo radioso, un genitore che ci ha trasmesso valori – sottolinea – Abbiamo perso così nostro padre e ci hanno creato un dolore tale che e’ difficile accettare, e addirittura la festa di 18 anni? Noi continuiamo a chiedere giustizia – aggiunge – la condanna la deve scontare in carcere non può entrare e uscire usufruendo di premi. Stiamo parlando di un omicida, un killer-ragazzino. Che esempio viene dato? Un altro ragazzino che ora vede che questo assassino è uscito a festeggiare i suoi 18 anni – afferma -sente che può fare quello che vuole. Cosa gli impedisce di fare una rapina o anche peggio?. La legge è troppo morbida con i minorenni – conclude – Ora starò ancora più vicino a mia madre e mia sorella. Qualcosa si deve smuovere e sapere che tutti ci sono vicini, ci dà forza per andare avanti”.

 

Cronache della Campania@2019


Neymar, cade l’accusa di stupro

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La polizia di San Paolo ha accusato la modella brasiliana e il suo ex compagno a seguito delle sue accuse di stupro contro la stella del calcio brasiliano Neymar. La donna è accusata di frode procedurale, denuncia diffamatoria ed estorsione, ha dichiarato l’ufficio di pubblica sicurezza di San Paolo. I risultati dell’indagine di polizia sono stati consegnati ai pubblici ministeri e al tribunale competente per un ulteriore esame. L’ex partner della donna è stato incriminato per aver divulgato materiale con contenuto erotico. La polizia ha chiuso un’indagine contro Neymar a fine luglio. La modella aveva accusato l’attaccante del Psg di averla costretta a fare sesso in un hotel di Parigi il 15 maggio.

Cronache della Campania@2019

L’oroscopo di oggi: la giornata segno per segno

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Oroscopo, cosa ci aspetta oggi 11 settembre secondo lo Zodiaco.

Ariete – Giocate d’astuzia nella professione e saprete trovare delle valide alleanze. Momenti intensi con un fascinoso Leone

Toro – Miglioramenti in vista: sarete facilitati negli accordi e in varie trattative professionali. Vita privata caotica

Gemelli – Non è facile mettere tutti d’accordo: ma quando si ha il timone di comando nel lavoro bisogna mediare. L’amore è ok.

Cancro – I vostri progetti di lavoro peccano di un eccessivo ottimismo: state con i piedi per terra. In amore avete sbagliato, sappiate chiedere scusa.

Leone – Nel vostro lavoro finalmente si presenterà un’occasione inaspettata per mettervi in luce: approfittatene. In amore cogliete l’attimo.

Vergine – Il coraggio e la lucidità mentale vi consentiranno di uscire bene da un’emergenza nel lavoro. A piccoli passi verso l’amore.

Bilancia – Un delicato problema di lavoro si risolverà grazie all’intervento di un amico. La vita sociale vi tiene allegri e vi dà molte soddisfazioni.

Scorpione – Soprattutto nei rapporti con i collaboratori le prese di posizione intransigenti vanno evitate. La gelosia quasi sopita riaffiora. Fate attenzione.

Sagittario – Allegria e senso dell’umorismo fanno di voi una persona molto ricercata nei salotti buoni. Vi servirà anche per gli affari. In amore date tempo al tempo.

Capricorno – Aumenta la stima dei superiori nei vostri confronti e potrete chiedere qualsiasi cosa. Giornata dedicata all’amore

Acquario – Qualche impegno di troppo finisce con il rendervi nervosi e stressati: nel lavoro limitatevi alla routine. In amore fatevi desiderare

Pesci – Avete grandi energie e molto entusiasmo: nel lavoro non concentratevi solo in una direzione. In amore vi conviene aprire gli occhi.

Cronache della Campania@2019

Napoli, si fingevano carabinieri per fare rapine in case e negozi: 10 arresti. IL VIDEO

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Napoli.I Carabinieri della Stazione di Napoli Marianella, a conclusione di una complessa e articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale partenopeo, nei confronti di 10 soggetti già noti alle forze dell’ordine per i reati di rapina, detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, sequestro di persona e furto in abitazione.

Gli odierni provvedimenti scaturiscono da un’indagine avviata dopo una violenta rapina in abitazione perpetrata in danno di un imprenditore nel settembre dello scorso anno nel quartiere di San Carlo Arena. L’attività investigativa ha consentito di documentare l’operatività di un gruppo criminale dedito alle rapine e ai furti in abitazione, consumati tra settembre e dicembre 2018, in diversi quartieri di Napoli e nelle città di Afragola e Marcianise. Alcuni componenti dell’organizzazione (4 soggetti) erano stati già colpiti da analoga misura cautelare lo scorso 23 gennaio al termine di un primo filone dell’inchiesta: erano ritenuti gli autori di 3 rapine a mano armata, due in abitazione ed una in danno di una sala scommesse.

Le investigazioni seguite ai primi arresti hanno portato all’identificazione di altri 6 componenti del sodalizio criminale a carico dei quali sono emersi indizi di colpevolezza in ordine alla consumazione di un furto in abitazione e di 3 rapine (una delle quali sventata grazie all’intervento di una pattuglia di Carabinieri).

In dettaglio, il furto in abitazione è stato perpetrato nell’appartamento del vicino di casa di uno dei componenti del gruppo. In tale circostanza, per ritardare il rientro a casa della vittima, i malviventi avevano forato gli pneumatici della sua auto.Le due rapine, invece, sono state perpetrate ai danni del titolare di un bar di Scampia e di un dipendente di un centro scommesse dello stesso quartiere.La terza rapina, quella tentata, era stata pianificata all’interno di un’abitazione di Marcianise.

In questo caso, una dipendente di un negozio di parrucchiera aveva suggerito ai rapinatori, quale vittima possibile, una cliente particolarmente facoltosa. La donna era stata pedinata per molti giorni, le sue abitudini quotidiane studiate. Il proposito criminale del gruppo è stato però bloccato sul nascere. Anche loro erano seguiti ma dai Carabinieri. Bloccati e arrestati prima che entrassero in azione, il loro materiale è stato interamente sequestrato: guanti, passamontagna, fascette per bloccare i polsi e una pistola giocattolo, fedele riproduzione di un’arma vera.Le indagini hanno, inoltre, permesso di evitare che i componenti della banda riuscissero a portare a termine ulteriori furti e rapine in abitazione.

Cronache della Campania@2019

Arsenale in casa: arrestato 47enne

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Trentola Ducenta. I Carabinieri della Stazione di Trentola Ducenta, hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per detenzione abusiva di armi clandestine e detenzione illegale di munizionamento, di S. L., 47 anni, residente a Trentola Ducenta.
I militari dell’Arma, nel corso della perquisizione domiciliare, eseguita a carico dell’uomo, hanno rinvenuto nella sua disponibilità, e sottoposto a sequestro, una pistola calibro 7,65, una rivoltella di colore nero priva di matricola, 40 cartucce calibro 7,65 e 6 cartucce calibro 32.
Sul posto i carabinieri hanno anche ritirato, cautelativamente, un fucile calibro 12 detenuto legalmente dalla moglie dell’arrestato, la quale aveva omesso di denunciare all’Autorità di P.S. 10 cartucce per fucile calibro 12 e, pertanto è stata segnalata alla competente Autorità Giudiziaria per detenzione illegale di munizionamento.
S.L. è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Cronache della Campania@2019

Da San Giovanni a Teduccio a Miami: il fallimento dei fratelli Bonavita arrestati ieri

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Si erano affacciati anche al mondo del calcio professionistico i fratelli Bonavita arrestati ieri dalla Guardia di Finanza con l’accusa di bancarotta. Nel primo anno del ritorno alla serie B della Juve Stabia targata Piero Braglia erano diventati il main sponsor della squadra di Castellammare aprendo anche un punto vendita in centro città. Un solo anno di sponsorizzazione per poi sparire. Si vantavano di vestire noti rapper americani ma anche personaggi come Mike Tyson e Fabrizio Corona. Di recente avevano aperto uno store anche a Miami in Florida con la presentazione di noti artisti americani. Da ieri sono in carcere i fratelli Giuseppe, Francesco e Umberto Bonavita, rispettivamente di 45, 43 e 41 anni e residenti i primi due Portici e il terzo a San Giovanni a Teduccio. La guardia di Finanza sotto il coordinamento del pm Maria Sepe, procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, sezione Criminalità economica della Procura di Napoli ha scoperto il vorticoso buco da due milioni di euro e il giro di società fatto dai tre fratelli. Il gip Anna Tirone, che ha firmato le ordinanze cautelari, ha disposto l’obbligo quotidiano di firma nei confronti di tre donne, accusate di aver fatto da prestanome per la gestione sulla carta di alcune delle società finite all’attenzione degli inquirenti. Si tratta di Rosa e Assunta Bonavita, di 38 e 42 anni, e di Laura Scognamiglio, di 41 anni. Al centro delle indagini sono finite 6 società la Bonavita, la Gfu, la Hombre, la Dako, la Domino e la Bona unipersonale tuttora operativa (queste ultime due costituite ad hoc dopo il fallimento organizzato delle prime quattro).

 

Cronache della Campania@2019

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